A rischio anche il Centro provinciale per l’impiego?
Di Anna Vigliaturo
Acri ormai si sta spopolando: vanno via i giovani, va via chi cerca lavoro, vanno via anche gli ultimi uffici rimasti.
Da qualche tempo uno degli uffici nevralgici per la popolazione acrese e non, di supporto a chi un lavoro ce l’ha ed ai tanti che lo cercano, sta erogando i propri servizi a singhiozzo.
E’da diversi mesi infatti che il Centro provinciale per l’impiego, ufficio locale coordinato di Acri, con sede in Via Roma, a causa di mancanza di personale, rimane aperto solo alcuni giorni a settimana, in base alla disponibilità di operatori che devono giungere dalla sede di Montalto.
Il problema si è aggravato quando l’ultimo dipendente in forza all’ufficio è andato in pensione.
Ma è possibile che a causa del meritato diritto di chi ha lavorato molti anni ed ha maturato la propria pensione, un ufficio così importante deve rimanere chiuso per mancanza di personale?
Viene naturale chiedersi perchè in un paese come l’Italia, dove la disoccupazione è a livelli cronici, non avvenga il naturale inserimento di nuovi dipendenti in seguito ai pensionamenti? Di fatto tutti siamo a conoscenza dell’impossibilità delle pubbliche amministrazioni ad effettuare nuove assunzioni e allora la nostra città rischia di perdere un ulteriore servizio, determinando così un ulteriore impoverimento di Acri.
L’apertura degli uffici è subordinata alla disponibilità di questi dipendenti che sono operativi in altra sede.
Allora ci si chiede se con una riorganizzazione del personale, il problema potrebbe essere risolto; assegnando agli uffici di Acri i dipendenti residenti nel territorio comunale, la sede dell’ufficio locale potrebbe rimanere aperta per garantire i servizi ai cittadini tutti i giorni, come avveniva fino a qualche mese fa.
Pertanto si chiede al Responsabile di considerare questa ipotesi e comunque di risolvere questo problema al più presto, perché Acri non può permettersi di perdere ancora un altro ufficio che eroga un così importante servizio.