Acri-Acqua, l’estate peggiore
Quella che sta per volgere al termine, darti alla mano, è stata la peggiore estate per i rubinetti degli acresi.
Ieri il Comune, con l’ennesimo avviso, ne ha dato ulteriore certificazione. Non che ce ne fosse bisogno.
A una rete di distribuzione a cui mettere mano, a un anno particolarmente avaro di precipitazioni piovose, men che meno di quelle nevose, si aggiungono anche i guasti alle condutture e agli acquedotti.
“A causa della rottura improvvisa dell’impianto di “Ominiello” – recita un avviso pubblicato ieri sul sito ufficiale dell’ente -, potrebbe verificarsi nella giornata odierna una carenza dell’approvvigionamento idrico. I tecnici comunali sono già sul posto per gli interventi di riparazione. Al più presto sarà ripristinata la regolarità della fornitura”.
Questa è solo l’ultima delle comunicazioni per informare i cittadini che non avranno acqua per gli usi domestici.
Nelle scorse settimane l’esasperazione di chi ha dovuto rinunciare anche per settimane a usare l’acqua del rubinetto è arrivata ripetutamente in Municipio, con proteste anche energiche, ma sacrosante.
Tanti i motivi che hanno determinato questa situazione, che è ben lungi dall’essere risolta. L’estate sta per scivolare via dal calendario, ma per la stagione autunnale potrebbe addirittura andare peggio, con riserve idriche in molti casi in via di esaurimento.
A risentirne sono soprattutto le parti più alte del territorio, difficili da raggiungere per l’attuale sistema di distribuzione dell’acqua. L’amministrazione comunale negli ultimi mesi ha cercato di porre un argine al problema, attraverso la captazione e la costruzione di nuovi pozzi, ma al momento queste soluzioni non hanno ancora dispiegato i loro effetti. Per una loro efficacia nei mesi scorsi sono comunque state quantomeno tardive.
Per capire se siano sufficienti almeno a lenire i disagi, occorrerà attendere il prossimo anno. Nel frattempo si spera che il prossimo possa essere un inverno ricco di acqua e neve.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 02-09-2016 Piero Cirino