Acri-Acqua sporca dai rubinetti, il sindaco tranquilizza tutti
La seduta del consiglio comunale convocata per lunedì scorso è durata due ore e un quarto. Aveva un ordine del giorno di cinque punti, quattro dei quali sono stati rinviati.
E’ passato, all’unanimità, solo il primo punto: servizio distribuzione del gas metano sul territorio comunale. Attivazione procedura per il nuovo affidamento del servizio su base dell’Atem “Cosenza 2 – Est”. Approvazione schema di convenzione ex articolo 30 del Tuel, finalizzato a disciplinare i rapporti tra Comuni concedenti e stazione appaltante individuata nella Provincia di Cosenza. Per il resto, se ne riparlerà alla prossima occasione.
Per la cronaca, i punti rinviati sono: costituzione “Fondazione in partecipazione della riserva della biosfera Sila”. Adesione e approvazione statuto; vendita porzione di terreno di proprietà comunale, richiedente sig. Cofone Angelo; sdemanializzazione e vendita porzione di terreno di proprietà comunale, richiedente sig. De Marco Roberto; e sdemanializzazione e vendita porzione di terreno di proprietà comunale, richiedente signora Montalto Maria.
Per un’ora la discussione ha riguardato le interrogazioni, ben sette, che sono state presentate. Questo significa che per stabilire il rinvio di quattro punti c’è voluta un’ora e un quarto.
Tra le interrogazioni, quella sull’intorbidimento dell’acqua dai rubinetti, presentata dai consiglieri Natale Viteritti e Luigi Cavallotti, riguardava un argomento che nei giorni scorsi ha suscitato allarme tra i cittadini.
I due consiglieri, “considerato che nei giorni di 16 e 17 febbraio, in molte zone di Acri centro è sgorgata acqua torbida, considerato che nessuna comunicazione è stata segnalata sul sito istituzionale dell’ente, anche al fine di informare la cittadinanza e per fornire eventuali suggerimenti ed accortezze da seguire”, chiedevano “le motivazioni per cui è sgorgata acqua di colore torbido, per quale periodo e per quali zone vi è stata tale situazione e se ad oggi è rientrato tutto nella normalità”.
Inoltre “se sono state effettuate analisi chimiche e/o fisiche, se vi sono stati rischi per la salute e la sicurezza dei cittadini e le motivazioni per cui sul sito istituzionale non si danno queste informazioni, utilizzando invece il sito per comunicati personali del presidente del consiglio, per propaganda di alcuni consiglieri e per attacchi nei confronti di cittadini e associazioni presenti sul territorio”.
Il sindaco Nicola Tenuta, in attesa della risposta ufficiale per iscritto, ha voluto comunque tranquillizzare tutti, affermando che l’intorbidimento dell’acqua era dovuto a dei lavori di collegamento tra i due serbatoi di Serra di Buda, che dovrebbero garantire la risoluzione di alcuni problemi di erogazione dell’acqua nelle zone alte della città.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 24-02-2016.