Duro attacco di “Articolo Uno Mdp” che “dice no al clientelismo che sta caratterizzando l’operato dell’attuale amministrazione comunale”.
“A circa cinque mesi dall’insediamento della giunta Capalbo – si legge in una nota – è necessario un primo bilancio sulla validità dell’attività politica e amministrativa, che continua a fare dell’improvvisazione e della superficialità la linea guida della sua azione”.
Per “Articolo Uno – Mdp” il programma elettorale “è stato completamente rinnegato. Basti citare la questione bilancio. Si prometteva, cinque mesi fa, il risanamento a breve, medio e lungo termine delle finanze comunali con una gestione attenta e oculata delle risorse, invece, si spende, oggi, denaro pubblico per consulenze e incarichi ad amici e conoscenti, riducendo la pubblica amministrazione a una “nicchia di compari” ai quali bisogna pagare le cambiali elettorali”.
Ancora, “si mascherano con il nome di “deleghe speciali” ad alcuni consiglieri quelle che sono, agli occhi di tutti, affidamenti di incarichi a studi tecnici. Vengono percepite indennità nella quota massima quando dai banchi dell’opposizione si chiedeva, ad altri, di rinunciare per dare un segnale concreto al risanamento del bilancio. Si mortificano i dipendenti comunali che, pur avendo maturato professionalità specifiche, sono stati depauperati del loro ruolo e collocati nei meandri del municipio; al contrario si promuovono dipendenti che, solo per aver sostenuto l’attuale sindaco, si sono guadagnati un posto al sole.
Sono stati aumentati i tributi mediamente del 38% – prosegue la nota -, con conseguente ulteriore impoverimento del tessuto economico del nostro territorio, nella convinzione che l’aumento delle tasse fosse l’unico rimedio al risanamento delle casse comunali”.
L’azione amministrativa nella lotta all’evasione dei tributi “è attualmente pari allo zero e l’incapacità di progettare azioni mirate al recupero degli importi evasi si è tradotta nell’intendimento di affidare a società esterne la riscossione dei tributi”.
A proposito dell’ospedale, “Articolo Uno Mdp” “è stato promotore di una serie di iniziative in difesa della salute pubblica, del presidio ospedaliero Beato Angelo e della medicina territoriale. Tali iniziative hanno portato alla costituzione di un comitato di cittadini che avrebbe dovuto difendere le istanze provenienti dalla collettività lottando con forza contro coloro i quali stanno svuotando le nostre strutture sanitarie dei servizi necessari. A tale proposito non è seguita un’azione incisiva e visibile”.
Quindi “i rappresentanti del movimento “Articolo Uno Mdp” usciranno dal comitato e avvieranno incontri con tutti coloro i quali, liberi nel pensiero e nell’azione, vorranno lottare per ottenere quello che è un diritto per il nostro comprensorio: la tutela della salute”.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 13-12-2017 Piero Cirino