ACRI: Comune, Sulla Tares i grillini Hanno Preso un Abbaglio
Sulla richiesta del M5S di un consiglio comunale aperto sulla Tares, e le relative polemiche sulle aliquote applicate, a stretto giro di posta, arriva la replica dell’amministrazione comunale.
“Appare evidente – si legge in una nota – che si vuole cavalcare il disagio sociale dei cittadini determinato dall’aumento delle tariffe comunali, conseguenza del dissesto finanziario causato dall’amministrazione che ha preceduto la nostra. Gli esponenti locali del Movimento sostengono che i cittadini acresi avrebbero diritto ad una riduzione dell’80% della Tares, per il mancato svolgimento del servizio gestione rifiuti dal settembre 2013.
“Contrariamente a quanto da loro affermato – prosegue l’amministrazione comunale -, il comma 656 dell’art. 1 della legge 147/2013, fa riferimento alla Tari, la nuova imposta sui rifiuti, che è entrata in vigore dal gennaio 2014, e non alla Tares, la tariffa in vigore fino al 2013”.
Quella che i cittadini stanno pagando in questo periodo “è la Tares riferita all’anno 2013, tributo purtroppo abbastanza elevato che ha determinato la manifestazione spontanea e “pacifica” di fine maggio, conclusa con un incontro fra cittadini e il sindaco Tenuta”.
Per il Comune, “l’emergenza rifiuti che ha investito tutta la Calabria nella scorsa stagione autunno-inverno, è stata causata dalla chiusura delle poche discariche regionali, conseguenza di una disastrosa politica ambientale dell’assessorato regionale. Fra l’altro, non vi sono responsabilità, né dirette né indirette, dell’amministrazione comunale per mancato svolgimento della gestione, che è continuata, pur fra le grosse difficoltà, né l’interruzione del servizio, quando si è verificata, è stata causata da motivi sindacali o impedimenti organizzativi, a cui fa riferimento lo stesso comma 656.
Da più di due mesi – si legge ancora nella nota – Acri è ritornata pulita più che mai, nonostante gran parte dei cittadini contravvengano alle ordinanze sindacali riguardanti tempi e modalità di conferimento. Resta reale il rischio di ripiombare in quello stato di emergenza che stanno ancora vivendo Cosenza, Rende, ecc.”.
Inoltre “l’amministrazione ha condotto, di concerto con tantissimi sindaci calabresi, un ferma protesta, in difesa dei già tartassati cittadini, contro il raddoppio delle tariffe decretato dalla Regione con decorrenza gennaio 2014, culminata con il ritiro dell’iniquo decreto”.
Per l’amministrazione comunale “suscita davvero ilarità come, nel loro comunicato stampa, i grillini locali si autoattribuiscano il merito del “magico” ritorno alla normalità. Ad averlo saputo prima, gli amministratori e i responsabili dei servizi comunali potevano risparmiarsi tanta fatica”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 19-07-2014.