ACRI-Decreto sull’ospedale, scoppia il malcontento
Ieri pomeriggio il consiglio comunale avrebbe dovuto semplicemente ratificare alcuni adempimenti, peraltro già discussi nelle commissioni.
Tuttavia, la concomitanza con la pubblicazione del decreto di riorganizzazione della rete ospedaliera ha di fatto occupato, quasi per intero, la scena.
Dopo l’informativa del sindaco Nicola Tenuta, infatti, si è aperto un dibattito dai toni accesi, che si è trasversalmente insinuato anche tra le coalizioni. Così è capitato che ci fossero consiglieri di maggioranza che andassero in tutt’altra direzione rispetto alla cautela del primo cittadino nei confronti del commissario Massimo Scura o che vi fossero anche degli scambi polemici tra Partito Democratico e Udc, scalfendo la consegna di una unità quantomeno di facciata delle opposizioni.
In sostanza, nel decreto vengono recepite alcune delle indicazioni emerse nel corso dei numerosi incontri che delegazioni della politica locale e delle istituzioni hanno avuto con la struttura commissariale.
Rimangono i 62 posti, la struttura complessa di Medicina Generale, l’ambulatorio oncologico e l’elisuperficie per i voli notturni, ma vi sono anche significative novità che hanno acceso il dibattito in consiglio e creato malumori tra i cittadini,
Innanzitutto, l’ospedale civile “Beato Angelo” avrà come riferimento il presidio sanitario di Rossano, mentre era stato chiesto a Scura che fosse l”Annunziata” di Cosenza.
C’è poi il laboratorio di Analisi, per il cui mantenimento vi erano state ampie rassicurazioni da parte di Scura. Secondo il decreto non chiuderà, ma sarà operativo unicamente per i degenti, per il resto le analisi verranno fatte altrove.
In consiglio vi sono state diverse sfumature, dalla condanna a Scura per la mancata concertazione con la Regione, al bicchiere mezzo pieno per aver recepito alcune proposte, dalla necessità di un contegno istituzionale all’invocazione della piazza.
Alla fine è stato stilato un ordine del giorno per salvare la facciata nei rapporti con le istituzioni e contemperare le esigenze di parte di tutti gli interlocutori nelle assise, tranne l’Udc, che con due consiglieri non l’ha sottoscritto.
La sensazione è che il documento non recepisca pienamente gli umori della cittadinanza e non ci si dovrebbe meravigliare più di tanto se le iniziative di protesta nascessero fuori dall’ambito politico.
Che la montagna abbia partorito un topolino o che nella situazione data non fosse possibile ottenere risultati più soddisfacenti sono i due corni del dilemma che da ieri accompagna i ragionamenti degli acresi.
Per la cronaca, successivamente il consiglio, dopo le ormai rituali interrogazioni dei gruppi di minoranza, ha discusso e approvato i due punti all’ordine del giorno: elezione della commissione elettorale comunale e diminuzione del prezzo del Gpl per riscaldamento nelle zone non metanizzate. Per la commissione elettorale bisognava sostituire il dimissionario Luigi Maiorano, delle opposizioni. sono stati E’ stato eletto Luigi Cavallotti.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 05-03-2016.