ACRI: Dodici precari in catene. Chiedono solo di… lavorare
di Rosanna Caravetta
Incatenati davanti alla sede del Municipio continuano a rivendicare il loro diritto al lavoro. Così i dodici lavoratori ex Lsu – Lpu , fino allo scorso anno dipendenti della società Acritrasport e da oltre quindici mesi disoccupati, che da ieri mattina hanno dato vita ad una nuova protesta. Era il 2003 quando questi lavoratori socialmente utili in forza al comune , a seguito della decisione dell’allora sindaco Nicola Tenuta di esternalizzare il servizio di trasporto scolastico, “senza alcuna possibilità di scelta” hanno ribadito , accettarono la stabilizzazione con la società privata uscendo dal bacino dei precari . Ma dopo undici anni, arriviamo a giugno 2014, sempre lo stesso , al suo secondo mandato, decide di interrompere la convenzione con la Acritrasport a causa dei costi troppo elevati e non più sostenibili dall’Ente per garantire il servizio. Società che automaticamente, dovendo rivedere il proprio piano del personale , mette alla porta i dodici lavoratori non più necessari all’azienda . Completamente fuori dai giochi , licenziati e non più nel bacino dei socialmente utili, per questi uomini e donne inizia un incubo.
A seguire passo passo la vertenza la Cgil con l’avvocato Teresa Aiello che da mesi, in prima fila al fianco dei lavoratori sta cercando di portare avanti una mediazione istituzionale con gli organi coinvolti, in particolare con il primo cittadino Tenuta. Purtroppo ad oggi, a pochi giorni dalla scadenza del bando per l’affido a nuova società del servizio di trasporto , l’amara constatazione. Da mesi l’avvocato Aiello sta chiedendo agli amministratori l’inserimento nel nuovo contratto delle cosiddette clausole sociali in modo tale che la futura società vincitrice del bando, nell’assunzione del nuovo personale, dia priorità a questi lavoratori. Per queste ragioni la sindacalista Aiello ha fatto sapere che si procederà per vie legali, impugnando nelle prossime settimane il bando stesso. “Sono cittadini di questo comune – ha concluso l’avvocato Aiello – padri e madri di famiglie disperate che stendano ad arrivare a fine mese perché senza stipendio, di cui il primo cittadino deve avere rispetto capendo che non possono essere assolutamente lasciati a casa”.
In tarda mattinata, a ricevere Teresa Aiello nella sala della giunta l’assessore al personale Ottone Martelli insieme al presidente del consiglio Cosimo Fabbricatore. Assente il sindaco. Al termine dell’incontro , dopo che la sindacalista ha rispiegato le problematiche dei lavoratori, il Municipio ha informato la prefettura e la Regione della vertenza in corso sollecitando al più presto un tavolo tecnico per cercare di venire a capo della vicenda. Un percorso che secondo Aiello , nonostante le nuove rassicurazioni degli amministratori, non garantirà alcuno sblocco della situazione.