di Pino Capalbo (Sindaco di Acri)
Possiamo guardare avanti con fiducia e ottimismo, in una cittadina in cui l’indifferenza sembra colpire tutti o quasi tutti, si l’indifferenza, due km di indifferenza hanno accompagnato Wahidi Muhammad, (Angelo per gli amici) sino alla locale stazione dei Carabinieri, barcollante e ferito; un grosso buco nero di due km, che rende tutti noi indifferenti, rassegnati, intolleranti, responsabili dell’accaduto.
Dovremmo tutti, io per primo, interrogarci di cosa abbiamo fatto, di cosa facciamo quotidianamente e di cosa faremo per rendere questa nostra città diversa.
Non rinuncio alla convinzione che si sia trattato di un grosso e isolato buco nero, Acri è altro, non è solo questo, Acri è una comunità solidale, coesa, da sempre impegnata per l’inclusività, una comunità in cui nonostante le difficoltà del quotidiano, le preoccupazioni e i numerosi ostacoli da superare non si è mai smarrito il senso dello stare insieme e il rispetto per gli altri.
Una comunità fatta da persone oneste, laboriose, perbene.
Una comunità che si stringe tutta intorno ad Angelo, manifestandogli solidarietà e vicinanza con la speranza che possa riprendersi al più presto e realizzare tutte le sue aspirazioni.