Hanno avuto uno sbocco giudiziario le indiscrezioni, da noi pubblicate, circa un ricorso di Maurizio Feraudo e della coalizione che lo sostiene nei confronti di una delle liste che appoggiano Pino Capalbo.
E’ quella del “Movimento Acri Democratica”, il cui gruppo consiliare era stato creato nella scorsa legislatura dai consiglieri comunali Natale Viteritti e Luigi Cavallotti, che abbandonarono polemicamente la maggioranza guidata dal sindaco Nicola Tenuta e si collocarono all’opposizione. Oggi sono entrambi candidati in questa lista.
Il ricorso è stato presentato ieri al Tar e si sa già che per domani vi sarà una pronuncia di merito da parte del Tribunale Amministrativo Regionale.
Nello specifico, tra coloro i quali hanno promosso il ricorso si parla di “grossolane incongruenze” nella presentazione della lista. In particolare, si tratterebbe di un timbro apposto sul foglio della medesima e di alcune firme a suo sostegno.
Al di là del merito, c’è qualche incertezza circa l’ammissibilità del ricorso. Sembra che, a tal riguardo, vi siano due diverse interpretazioni giurisprudenziali. In sostanza, c’è chi ritiene che questo tipo di ricorso debba essere presentato in questa fase e chi invece sostiene che occorra farlo dopo le elezioni.
In ogni caso, Feraudo e i suoi hanno già annunciato che qualora sabato il ricorso dovesse essere dichiarato inammissibile, verrebbe ripresentato a urne chiuse.
Al di là degli aspetti giudiziari, la campagna elettorale in questo fine settimana entra nel vivo.
Questa sera, alle ore 19:30, in Piazza Matteotti apertura ufficiale per Maurizio Feraudo. Domani sera, rispettivamente alle 19:30 e 20:30, entrambi in Piazza Sprovieri, Anna Vigliaturo e Mario Bonacci. Domenica, alle 20:00, sarà la volta di Pino Capalbo, in Piazza Marconi, con il presidente della Provincia, Franco Iacucci, e quello della giunta regionale, Mario Oliverio.
L’auspicio è che siffatte questioni di legittimità, in un modo o nell’altro, vengano definite al più presto e si possa finalmente parlare di politica e di ricette da mettere in campo per risollevare le sorti di un Comune che dalla fine dello scorso anno è in dissesto finanziario. Vi sono delle difficoltà oggettive per chi governerà Acri per i prossimi cinque anni e c’è voglia di capire come ognuno dei quattro intenda farvi fronte.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 19-05-2017 Piero Cirino