Una morte che ha letteralmente scioccato una intera comunità, nella quale questo ragazzo con il sorriso perennemente stampato sulla bocca era conosciutissimo.
Lo era per la sua fede calcistica, divisa tra Acri e Cosenza; lo era, soprattutto, per una contagiosa allegria, in grado di stemperare anche momenti ricchi di tensione.
I suoi amici, a circa due mesi dalla scomparsa, hanno organizzato il primo memorial di calcio “Giuseppe Reale”, che si è tenuto, nello stadio comunale “Pasquale Castrovillari”, mercoledì scorso.
C’era la sua famiglia, con oltre duemila persone, accorse per partecipare a un evento ricco di emozione e commozione, ma anche per contribuire a una iniziativa a scopo benefico.
Sugli spalti c’era una nutrita comitiva proveniente da Guardia Piemontese, località in cui Giuseppe era solito trascorrere gran parte della stagione estiva. Anche qui la sua proverbiale ilarità ha lasciato un segno indelebile.
L’amministrazione comunale era rappresentata dagli assessori Maria Francesca Coschignano e Salvatore Ferraro.
Sul terreno di gioco, in un quarto di campo, si sono affrontate sedici squadre di sei elementi e alla fine l’ha spuntata una compagine proveniente da Santa Sofia d’Epiro.
A mezzanotte, allo scoccare dell’ora che introduceva il giorno del compleanno, momenti di ciglia bagnate, con palloncini rossi e blu, i colori del suo Cosenza, lasciati salire in quel cielo in cui Giuseppe ha avuto il compito di portare un po’ di allegria.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” dell’08-08-2014.