Da ieri, 21 agosto, si sta svolgendo ad Acri la festa provinciale dell’Unità. Lavoro, salario minimo, lotta al precariato e reddito di cittadinanza, sono i temi trattati durante la prima giornata dell’appuntamento. Una due giorni ricca di iniziative che vede la città ai piedi della Sila ospitare tanti esponenti dem.
Poca la partecipazione di pubblico nel corso del convegno che si è svolto nel pomeriggio di ieri, mentre discreta la presenza nel corso della serata per assistere al concerto del gruppo salentino “Ariacorte”. Tra gli ospiti della Festa dell’Unità anche l’ex deputata e componente della direzione nazionale del Pd Enza Bruno Bossio, che è entrata anche nell’argomento del reddito di cittadinanza, sussidio sospeso dal Governo Meloni. Dopo il taglio del RdC solo il 24% dei calabresi che percepiva il sussidio ha avviato la formazione finalizzata al reinserimento nel mondo del lavoro nell’ambito del progetto Gol finanziato con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Un corto circuito che secondo la Bruno Bossio è legato al fatto che «i centri per l’Impiego non si parlano con l’Inps». La Bruno Bossio ha parlato di salario minimo che «per legge sia un atto dovuto – afferma – perché la contrattazione va bene ma dal salario minimo in su. Altrimenti si hanno situazioni, come ad esempio i tirocinanti, in cui le retribuzioni risultano essere ancora più basse rispetto al reddito di cittadinanza.
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