ACRI: Fabbricatore Respinge al Mittente le Critiche delle Opposizioni
Il presidente del consiglio comunale, Cosimo Fabbricatore, respinge al mittente le critiche di parzialità che i sei consiglieri di opposizione gli avevano rivolto alla vigilia della riunione del civico consesso di giovedì scorso.
Per i firmatari del documento, “dopo avere assistito negli ultimi consigli comunali a un continuo passaggio dalla “poltrona” dalla presidenza alla sedia dei consiglieri, il presidente del consiglio ha ulteriormente mortificato la dignità dei consiglieri e dell’intera assise comunale, non rispettando quanto deciso nella conferenza dei capigruppo in merito ai punti da discutere nel consiglio comunale”.
Inoltre “è evidente la strumentalità di tale comportamento finalizzato nel caso di specie a sterili obiettivi e che rispecchia la volontà di questa giunta, avallata dal presidente, di interessarsi non già dei problemi dell’intera collettività, ma all’ormai solito personalismo”.
Fabbricatore, dopo il consiglio comunale di giovedì, si è soffermato a parlare con i giornalisti, spiegando le sue ragioni.
Innanzitutto “nell’esercizio dei miei compiti di presidente dell’assemblea ho sempre dato esempio di imparzialità, ma occorre ricordare che sono anche un consigliere comunale e non rinuncio a esternare la mie opinioni sulle singole questioni, senza che questo entri in conflitto con la mia carica di presidente”.
A proposito dell’ordine del giorno dell’ultima seduta, “secondo quanto concordato con i capigruppo, dovevano esserci la revoca delle delibera n. 56( quella del dissesto ndr), l’adesione al piano di riequilibrio pluriennale, il cosiddetto predissesto, e il regolamento sulla Iuc(Imposta Unica Comunale). Tuttavia, prima di fornire l’adesione al predissesto, occorre espletare una serie di passaggi preliminari, tra cui l’approvazione del bilancio preventivo. Sarebbe stato quindi inutile portarla in consiglio. Lo faremo appena possibile e revocheremo anche la delibera n. 56”.
Circa l’ordine del giorno sugli operai idraulico – forestali, che le opposizioni hanno ritenuto strumentale, in piena campagna elettorale, “si tratta di un problema che va ben oltre le beghe politiche, ma investe profondamente l’attività amministrativa. Il Comune di Acri è stato discriminato, con lo spostamento inaudito di una indispensabile forza lavoro, su cui non può più contare, con notevoli ripercussioni sui servizi”. Infine una stilettata sull’aumento dei tributi, “andiamo a vedere chi lo ha determinato”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano della Calabria” del 17-05-2014.