di Portavoce Sindaco
Presso il Liceo Scientifico e Classico “Julia”, è stata firmata la convenzione per l’alternanza scuola lavoro tra l’Istituto, diretto da Rosa Pellegrino ed il Comune, rappresentato dal sindaco, Nicola Tenuta. Erano presenti anche l’assessore alla cultura, Salvatore Ferraro, il presidente della commissione consiliare alla cultura, Giulio Romagnino, nonché membro del Comitato scientifico del Liceo, i docenti Mario Bonacci e Saverio Biafora. L’intesa è mirata allo sviluppo di progetti per formare gli allievi e far acquisire competenze spendibili nel mercato del lavoro. Con la presenza di tutor e docenti, gli allievi del triennio dell’Istituto, circa cento, saranno impegnati in periodi di apprendimento, formazione e orientamento, presso l’Ente. L’intero progetto prevede 200 ore ma nel 2015 ne saranno accreditate 60.
Di concerto, Comune e Istituto, hanno deciso di individuare tre settori: la segreteria generale, la biblioteca e l’archivio. Per ciascun allievo sarà predisposto un percorso formativo personalizzato che fa parte integrante della Convenzione, coerente con il profilo educativo, culturale e professionale dell’indirizzo di studi. Ciò consentirà agli studenti di acquisire competenze specifiche che saranno poi utili sul mercato del lavoro. “Rafforziamo il rapporto tra Comune e Scuola – commenta il sindaco Tenuta – e dimostriamo che quando vi è la giusta sinergia e collaborazione istituzionale si ottengono risultati importanti.”
Soddisfatta la dirigente Pellegrino che sottolinea l’importanza di collaborare con un Comune ed aggiunge: “abbiamo attivato già altre importanti collaborazioni con il Museo Maca e l’Unical.”
Per Romagnino, “si tratta di un percorso utile e che serve ai ragazzi per responsabilizzarsi e conoscere da vicino il mondo del lavoro pur non ancora maggiorenni. Il giovane mantiene lo status di studente, la responsabilità del percorso è in capo alla scuola e l’alternanza è presentata come una metodologia didattica e non costituisce affatto un rapporto di lavoro ma solo di conoscenza. Questa strategia didattica, sollecitata dall’Europa agli Stati membri, dovrebbe ridurre i numeri della disoccupazione giovanile attraverso un allineamento dei sistemi di istruzione e formazione alle domande di abilità e competenze che arrivano dal mondo del lavoro.
Avvicinare le richieste del mercato del lavoro – precisa Romagnino – ai risultati di apprendimento ed agli standard di qualità dei sistemi di istruzione è una priorità, forse una soluzione, per consentire ai giovani di inserirsi con successo nel mondo del lavoro.
La missione generale dell’istruzione e della formazione, in una prospettiva europea, è quella di rafforzare l’offerta didattica con l’alternanza scuola lavoro al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti ed agevolare il passaggio dallo studio al lavoro. Questa metodologia didattica innovativa risponde alla necessità di favorire e valorizzare un più stretto collegamento tra scuola e contesto esterno, avvicinando la domanda e l’offerta del mercato del lavoro attuale e sperimentando processi di apprendimento attivi basati sia sul sapere che sul saper fare. Lo studente – conclude Romagnino – inserito nel mondo del lavoro reale, avrà la possibilità concreta di orientarsi e sviluppare l’interesse verso una professione o mestiere, confrontarsi e scoprire le proprie vocazioni personali.”