Acri. Giudice di Pace: Polemica infinita
di Rosanna Caravetta
È ancora destinata a portarsi dietro importanti strascichi la vicenda che nei mesi scorsi ha visto l’Anac intervenire sul Municipio ammonendo il comportamento di alcuni funzionari . Nel mirino era finito il concorso per titoli interni sul l’individuazione di un “Istruttore Direttivo Amministrativo” presso gli Uffici del Giudice di Pace. Ad attenzionare all’autorità anticorruzioni presunte irregolarità, poi confermata dall’Anac, nell’espletamento della selezione, il dipendente comunale Pino Altomaricollocatosi secondo nella graduatoria e che invece, stando sempre all’Autorità, avrebbe dovuto vincere per titolo di studio ed anzianità di servizio. Selezione vinta invece dal responsabile di settore del Personale a cui però l’Anac ha imputato la sussistenza di conflitto di interesse nonché improprio restringimento dei requisiti di accesso obbligando l’Ente all’annullamento della selezione.
“Quindi con un semplicissimo scorrimento della graduatoria, avrei potuto ricoprire il posto in questione. Invece sono trascorsi quasi tre mesi e la triste vicenda non trova ancora soluzione“.
Parla così Pino Altomari ancora più amareggiato all’indomani della pubblicazione del nuovo bando per l’assegnazione del posto.
“Mi sono sentito rincuorare pensando che fosse stata fatta giustizia ad un’irregolarità. Purtroppo mi ero illuso.” Per Altomari, seguito dai legali Toscano e Celso “non si capisce perché per la copertura di un posto di Istruttore Direttivo Amministrattivo sia stato predisposto un bando con prove di selezioni scritte ed orali (unico caso in Italia) e con prove di esame che prevedono: conoscenza del codice civile e penale e conoscenza del procedimento dei servizi di cancelleria.
Il Dott. Cofone (responsabile del Personale) – ha proseguito Altomari – è l’unico dei potenziali concorrenti laureato in Giurisprudenza e che avendo prestato servizio presso l’Ufficio del Giudice di Pace per quasi due anni sicuramente conoscerà molto bene i procedimenti di servizio di cancelleria, una tra le materie su cui verterà l’esame esplicitamente richiesta in questo secondo bando. Basterebbe una semplicissima selezione interna per soli titoli, senza aggravio di spese per l’Ente ed ulteriore perdita di tempo.
Purtroppo – ha concluso Altomari – i giochi sono fatti, diceva un mio amico francese, in barba all’Anac di Cantone ed a chi lotta per fare rispettare la legge“.