Nel testo viene richiamata una delibera del consiglio comunale del 30-09-2008, “con la quale si approvava il regolamento comunale disciplinante la concessione in uso di immobili comunali e beni mobili”.
L’articolo 7 di questo regolamento “richiede l’approvazione delle tariffe da parte della giunta comunale”.
Finora l’utilizzo di questi spazi avveniva in maniera gratuita, previa richiesta e relativa approvazione da parte del Comune.
L’utilizzo dell’Anfiteatro comunale costa 500 euro; Palazzo Sanseverino-Falcone, Sala delle Colonne o sala consiliare, 250 euro; Sala Polivalente (Cinema), 250 euro; montaggio, smontaggio e trasporto di palchi e pedane, 5 euro al metro quadro; sedie, 0,60 euro cadauna; ville e piazze, 400 euro.
Le tariffe “sono applicate per dieci ore continuative di utilizzo, senza riduzione per ore in meno di utilizzo” e “sono aumentate di dieci euro per ogni ora di utilizzo in più e comunque non oltre le ventiquattr’ore. Eventuali riduzioni e/o esenzioni del pagamento della tariffa saranno applicate ai soggetti richiedenti”.
Questo nella delibera non è esplicitato chiaramente, ma non pagano i partiti politici e non si paga per iniziative che abbiano il patrocinio del Comune.
L’associazionismo negli ultimi anni è stato sicuramente uno dei settori più vivaci e sovente si è sostituito al Comune, le cui casse sono perennemente in stato di sofferenza, nella realizzazione di iniziative di ampio coinvolgimento popolare.
Farle pagare per l’utilizzo del Palazzo Sanseverino-Falcone o per la Sala Polivalente significa, senza mezzi termini, rinunciare quantomeno a una parte di questo virtuoso attivismo.
Anche le scuole di ballo, per i saggi di fine giugno, potrebbero rinunciare all’utilizzo dell’Anfiteatro, dovendo pagare al Comune 500 euro.
Qualche perplessità suscita pure il margine di discrezionalità del Comune, che potrebbe concedere il patrocinio, e quindi gli spazi gratuitamente, solo alcune delle iniziative e negarlo ad altre.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano della Calabria” del 12-12-2013.