Ieri mattina si è tenuta la cerimonia di intitolazione del nuovo “Largo Antonio Arena”, situato in uno dei gangli viari della città, in quella comunemente identificata come la “Fontana dell’acqua nova”, a un tiro di schioppo dalla centralissima Piazza Sprovieri.
Qui il mai dimenticato intellettuale, politico e poeta acrese amava incontrare i propri amici e con essi intrattenersi.
Prima di svelare il nuovo toponimo, in una serie di interventi aperti dall’assessore comunale alla Cultura, Salvatore Ferraro, e dal sindaco Nicola Tenuta, gli amici più cari di Peppino Arena lo hanno voluto ricordare.
Come ha sottolineato Franca Ferraro, del comitato del Premio dedicato ad Arena e che è giunto alla nona edizione, quest’anno ricorre il ventennale della sua morte e, dopo una lunga serie di incomprensibili peripezie, finalmente si riesce a trovare un posto nella toponomastica cittadina a un intellettuale che tanto ha dato alla sua città.
In molte circostanze il comitato aveva sollecitato l’intitolazione di una via o una strada ad Arena, ma finora le intenzioni erano rimaste tali.
Oltre ai suoi amici, che ne hanno ricordato la statura, erano presenti anche i suoi familiari, oltre a politici locali e gente comune.