Acri, Intrieri: “Disagio al Cup di Acri”
di Giuseppe Intrieri
Consigliere Comunale – Acri in comune
Riporto integralmente quanto accaduto al CUP di Acri e riferitomi da NUMEROSI cittadini.
L’increscioso fatto si è verificato oggi, 8 giugno 2021, ma pare sia oramai una consuetudine, nei pressi del CUP di Acri.
Ebbene, nell’odierna mattinata, un nutrito numero di cittadini, faceva regolarmente la fila presso gli sportelli dell’ufficio per procedere alle varie prenotazioni. E fin qui nulla di strano.
Il problema nasce nel momento in cui, dopo aver fatto la fila per tre/quattro ore, gli impiegati, per mezzo della guardia giurata appositamente chiamata per sedare gli animi, comunica ai presenti che l’ufficio avrebbe chiuso alle ore 12 invitando i presenti ad allontanarsi e a ritornare, con il medesimo numerino, alle ore 15 del pomeriggio.
Nello specifico chiedo a chi di dovere:
- Come mai nell’ufficio sono presenti solo tre impiegati di cui solo due possono svolgere operazioni di pagamento? In relazione all’utenza, ritengo siano insufficienti e andrebbero assolutamente potenziati anche perché gli stessi, svolgendo il proprio lavoro con dedizione, gentilezza e massima disponibilità verso tutti, non provvedono neanche alla pausa/lavoro, prevista dall’art. 75 del decreto legislativo n. 81/2008, estesa a tutti coloro che lavorano davanti a videoterminale.
- Come mai il Display eliminacode (gestione elettronica della fila), da tempo fuori servizio, non viene ripristinato? Ricordo, che a causa dell’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19, gli assembramenti devono essere assolutamente evitati. Invece davanti al CUP c’era tantissima gente assembrata, perché non funzionando il display, le persone erano costrette a stare dentro e lì davanti per poter carpire il numerino chiamato dalle impiegate. Assurdo!!! Anche perché qualche soldino per la gestione dell’emergenza è STATO ELARGITO!!!
- Per non parlare del fatto che le persone, poiché tante, rimandate nel pomeriggio sicuramente non avranno potuto eseguire la prenotazione per il tempo ridotto di apertura dell’ufficio e quindi costrette a ripresentarsi il giorno successivo.
Morale della favola: due/tre giorni per la prenotazione di un esame. Mah!
Alla luce di tale situazione, Confido in un maggiore senso di responsabilità e correttezza da parte di chi oggi rappresenta le istituzioni, in modo da trattare e risolvere tale problematica nell’immediato, con l’intento di migliorare la nostra comunità e la vita dei cittadini che lo abitano. Comprendo che in quest’ultimo breve periodo di legislatura rimasto, sarà difficile risolvere tutte le problematiche che attanagliano la nostra città, ma ritengo che un tentativo sia doveroso e necessario farlo.