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Acri-La Laca, i lavori del ‘Fulmine’ fermi a un anno fa

La Laca(Libera Associazione Cittadini Acresi) si scaglia contro la classe politica per le tante opere iniziate e mai compiute.
In una nota l’elenco, “Piazza Beato Angelo(rifatta due volte e non ancora terminata); la caserma dei Carabinieri; la colonia Varrise, di cui rimane solo lo scheletro; l’ascensore mai entrato in funzione; la SS660; il teatro comunale; la Sibari-Sila; il palazzetto dello sport, per il quale l’ex sindaco Tenuta aveva assicurato il suo completamento entro l’estate scorsa, ma per il quale ci sarebbero delle anomalie procedurali che l’Anac farebbe bene ad indagare. Per decenza ci fermiamo qui. Accanto a queste incompiute, vi sono altre “fabbrichette” più piccole, come la manutenzione straordinaria di impianti e opere pubbliche”.
A fine settembre 2015 “abbiamo chiesto il ripristino del tavolame del “fulmine a ciel sereno” (voluto dalla prima giunta Tenuta), della villa comunale “Gazebo”, rovinato dalle intemperie e dalla mancata manutenzione di anni. Dopo “solo” otto mesi (maggio 2016) finalmente i lavori hanno inizio. Il tavolame è stato acquistato da un rivenditore locale ed è stata utilizzata manodopera comunale, proprio come avevamo suggerito noi”. Per aiutare gli uffici comunali, “fornimmo anche un preventivo di spesa, che, inutile dirlo, l’amministrazione ha sforato ampiamente (di circa tremila euro). I lavori sono andati a rilento fino a settembre scorso, poi sospesi senza apparente motivo. Ad oggi (aprile 2017) la situazione è quella sotto gli occhi di tutti. Le transenne ormai sono parte integrante dell’arredo urbano, proprio come piaceva alla ormai defunta amministrazione Tenuta”.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 25-04-2017 Piero Cirino

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