Acri non è una Città per i Bambini
Se i bambini avessero la consapevolezza critica dei loro diritti di cittadinanza, ad Acri avrebbero la possibilità di fare la voce grossa.
Non c’è un’area attrezzata in cui possono giocare e socializzare in tutta tranquillità. L’ennesima riprova nella giornata del lunedì di Pasquetta.
Non sono mancati i genitori che, avendo deciso di trascorrerla a casa, magari perché da emigranti avevano voluto passare qualche giorno di riposo con i familiari, hanno deciso di portare per qualche ora i figli in giro per la città.
Mete preferite, si fa per dire, le aree di verde con qualche gioco. Anche qui si fa per dire.
In centro sono tre le tappe: area di Via Suor Maria Teresa De Vincenti, di fronte all’ufficio postale; Via Maria Montessori; e l’Area Gazebo che parte da Piazza Sprovieri.
La situazione è pressoché questa. Nella prima, erba alta, zona sporca e tre giochi, due dei quali fuori uso. Insomma, dal punto di vista igienico non è proprio l’ideale, così come non lo è sotto il profilo squisitamente ludico.
Via Maria Montessori: fino allo scorso anno c’erano due scivoli, uno dei quali è stato distrutto e smontato. C’erano le altalene e ora vi è un solo seggiolino, pericolosamente rotto, con buona pace dei bimbi, che, vedendolo, vogliono comunque salirci sopra e per la dannazione di papà e mamma, in continua apprensione.
Per il resto, sebbene sia un’area abbastanza vasta, erba alta, sporcizia e un cavallo a dondolo da tempo fuori uso.
La villetta di pieno centro, l’area Gazebo, non è attrezzata con giochi, se si fa eccezione per tre cavallini a dondolo, non tutti funzionanti.
Anche qui l’aspetto igienico lascia a desiderare e sovente nell’erba compaiono i segni delle passeggiate di cani, non sempre accompagnati.
Insomma, non c’è un’area in centro in cui poter portare i bambini e ieri non sono mancate le proteste dei residenti e i commenti tutt’altro che benevoli di chi in questi giorni è ad Acri solo per una breve vacanza.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano della Calabria” del 22-04-2014.