Acri – Pino Capalbo: ”obbligato a chiarire alcune cose ai signori di Acri in movimento”
di Pino Capalbo – Sindaco di Acri
La campagna elettorale per le ormai prossime elezioni politiche di Marzo si appresta ad entrare nel vivo e porta con sé le consuete schermaglie, le consuete forzature, il consueto decadimento dei toni e dei contenuti di coloro i quali, utilizzando questi obsoleti metodi di conquista del consenso, si illudono di carpire l’attenzione dei cittadini.
Fa specie però che, proprio coloro i quali si sono sempre spacciati per il nuovo occupando ipso facto il pulpito dei detentori della verità assoluta, alla fine si riducano ad utilizzare quelli che sono stati da sempre i metodi peggiori della cosiddetta vecchia e mala politica. Il riferimento è ovviamente ad uno dei locali meet up che si ispira al Movimento 5 Stelle, denominato “Acri in movimento” e tanto considerato dai vertici del loro movimento, da non aver avuto nemmeno la concessione del simbolo. Con queste premesse è davvero imbarazzante per me rispondere ad alcuni attacchi che nella giornata di ieri hanno fatto pervenire alla stampa locale. Per la gravità di quanto affermato mi trovo però obbligato a chiarire a questi signori alcune cose, di modo che, per il futuro, non incorrano nuovamente in palesi figuracce.
Partendo dai dati di fatto, a quella che costoro chiamano “spremitura degli utenti” alludendo ad un sistematico aumento delle tariffe, rispondo che sarebbe bastata una semplice verifica per scoprire che i costi e dunque la spesa dei cittadini per il servizio di raccolta differenziata si sono abbassati per diminuzione del totale del ruolo di circa 50/60 mila euro, e che l’IMU e la TASI sono rimaste invariate rispetto al recente passato. Le uniche voci che siamo stati costretti ad aumentare sono state quelle relative al servizio idrico e ai trasporti. Anche in questo caso però, questi finti politicanti, dimostrano disattenzione e scarsa dimestichezza con gli strumenti e le innovazioni legislative con le quali gli amministratori devono fare i conti quotidianamente. Infatti gli aumenti relativi al servizio idrico trovano giustificazione in un recente decreto dell’autorità idrica della Calabria, che tra qualche anno sostituirà interamente i comuni nella gestione delle utenze, che ha imposto costi standard per il comune di Acri pari a 1,5 milioni di euro non comprimibili nel breve periodo e da coprire per legge totalmente con le entrate. Per quanto riguarda invece i costi relativi ai trasporti, questi ultimi sono stati ridotti mentre le tariffe sono aumentate per evitare di incorrere in altre pesanti sanzioni ministeriali per il mancato rispetto della percentuale minima di copertura del servizio.
Quando costoro dicono invece che stiamo preparando “un piano di risanamento da far saltare sulle sedie i funzionari del ministero” voglio rassicurarli: nessuno è saltato né salterà su niente. Infatti la rimodulazione della ipotesi di bilancio si è resa necessaria a causa della bassa percentuale di riscossione del nostro comune. Abbiamo dunque portato da 3 a 5 anni la previsione del pareggio di bilancio proprio in ragione di questa bassa capacità di riscossione e dato che gli importi dei fondi da accantonare nel Fondo crediti di dubbia e difficile esazione, non erano sufficienti alla luce delle riscossioni avute nell’anno. Pertanto si rende opportuno che i cittadini capiscano che i servizi della raccolta dei rifiuti e dell’idrico integrato dovranno essere integralmente finanziati con proventi riscossi nell’esercizio di riferimento.
Fatte queste delucidazioni, voglio però soffermarmi su questo pseudo-gruppo politico, che definisce il sottoscritto senza memoria quando invece loro per primi sono addirittura dimentichi della loro grave incapacità di presentarsi alle elezioni a causa di palesi appetiti personali e divisioni degli stessi componenti. Più che di un partito aperto danno infatti l’impressione di essere un circolo ricreativo, aperto si, ma solo a pochi eletti. La loro ignoranza amministrativa si dimostra ancora di più quando affermano che dovrei costringere i consiglieri comunali a rinunciare ad ipotetiche indennità che però, ovviamente, non esistono. Per quanto riguarda il sottoscritto invece, pur non rinunciando alll’indennità, comunico loro che mi sto dedicando a tempo pieno alla causa pubblica, sacrificando affetti e professione, autotassandomi già in diverse occasioni : dai trasporti alle luminarie natalizie a tante altre occasioni che evito di menzionare dato che, ci sono cose che si fanno e non si annunciano. A riguardo invece di ipotetici incarichi ad amici, ricordo che stiamo adoperando per gli affari legali e per gli incarichi tecnici i criteri della rotazione e dell’offerta più bassa, entrambi introdotti già dal commissario prefettizio.
Da smemorato quale sono, ricordo infine a questi esodati della politica, in passato appartenuti ad altri partiti tra i quali anche il mio, che in occasione dei diversi incarichi tecnici da loro goduti negli anni della precedente amministrazione comunale nessuno di loro, ipocritamente, ha avuto modo di saltare sulla sedia. Avendo già dato troppo credito ad un movimento inesistente territorialmente eviterò di dilungarmi dando credito alle loro ulteriori farneticazioni.