Lunedì i lavoratori conosciuti come il “Gruppo dei 156”, che prestano servizio al Comune e vengono retribuiti dalla Regione, hanno dato vita a un’agitazione che li ha portati a incrociare le braccia.
Rivendicavano il pagamento di ben sei mensilità arretrate, tre dello scorso anno e tre del 2014. L’ultima mensilità retribuita risale a maggio.
Si tratta di un gruppo di lavoratori precari utilizzati dal Comune nella pulizia delle strade e in servizi che riguardano l’arredo urbano.
In mattinata, nella sede municipale, hanno incontrato il sindaco Nicola Tenuta, accompagnato, per l’occasione, dall’assessore Ottone Martelli.
Erano presenti anche rappresentanti della Triplice sindacale.
Il primo cittadino ha spiegato ai lavoratori in agitazione che i ritardi nella corresponsione delle mensilità arretrate sono da addebitare unicamente alla Regione e che il Comune ben poco può fare.
Al termine dell’incontro Tenuta ha comunque annunciato che nell’immediato il Comune provvederà a erogare ai 138 lavoratori interessati un acconto sul mese di ottobre dello scorso anno. Si tratta di ben poca cosa, ma che tuttavia quantomeno smuove una situazione che sta comunque assumendo i contorni di un grave disagio sociale per lavoratori che in molti casi non hanno altri redditi e con famiglie da mandare avanti.
Il sindaco nella giornata ha inoltre inviato un telegramma al Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, e alla giunte regionale sollecitando il pagamento delle somme arretrate in favore dei lavoratori.
Costoro hanno deciso di dare un ulteriore segnale di buona volontà e martedì sono tornati al lavoro. La situazione tuttavia è tutt’altro che tranquilla e, in mancanza di novità sostanziali, nei prossimi giorni sono decisi a riprendere la loro lotta.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 10-09-2014.