In occasione della giornata in cui Israele ricorda la Shoah, nei giorni scorsi, i ragazzi del Liceo “Vincenzo Julia”, accompagnati dall’assessore comunale alla Cultura, Maria Paola Capalbo, sono stati invitati a partecipare all’evento di commemorazione presso il campo di internamento di Ferramonti, a Tarsia.
Ad accoglierli al loro arrivo solo orme sul selciato, 82 passi invisibili seppur così presenti di chi, durante il secondo conflitto mondiale, partendo da questi luoghi, ha preso un treno per Auschwitz senza fare più ritorno.
“In questo clima carico di emozioni e in questo luogo così significativo – spiegano tre di loro, Sara Gencarelli, Emilia Bifano e Ludovico Roselli -, è stato per noi un onore incontrare e ascoltare gli interventi di coloro che da sempre tentano di accrescere e rafforzare il ricordo”.
Ospite illustre, nonché testimone vivente della vita a Ferramonti, è stata Elvira Frankel, che ha trascorso i suoi primi anni di vita all’interno del campo.
Alla giornata hanno preso parte, oltre a quello di Acri, i rappresentanti di molti Comuni limitrofi tra i quali Bianchi, Mendicino e San Marco Argentano.
“L’intento dell’evento – ricordano ancora i ragazzi – è stato infatti quello di creare una rete di Comuni allo scopo di sensibilizzare e di ricostruire quelle che sono le memorie dell’Olocausto e, come viene affermato nel libro “Il Kaddish a Ferramonti – le anime ritrovate”, “il fine, lo ripetiamo, è aggiungere un’altra goccia nel mare degli studi. Una goccia che porti nuova linfa e che possa spingere a continuare la ricerca.”
Noi ragazzi ci teniamo particolarmente a ringraziare il Comune e il nostro istituto scolastico per l’opportunità concessaci e menzionare, con tanto orgoglio, il ruolo della Calabria, che ha mostrato durante questo periodo buio, un briciolo di umanità in tanta disumanità”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 21-04-2015.