Con un apposito ordine di servizio, dello scorso 27 ottobre, firmato dal dirigente del settore “Mercato del lavoro” della Provincia di Cosenza, è stata momentaneamente scongiurata la chiusura dell’Ufficio Locale Coordinato di Acri, quello che un tempo era conosciuto come Ufficio di collocamento.
Vi si dispone che il personale in servizio alla sede di Montalto Uffugo garantisca l’apertura dell’ufficio di Acri nei giorni di martedì e giovedì.
La chiusura era un’ipotesi tutt’altro che irrealistica, per effetto del pensionamento del personale in servizio. L’ultimo avverrà la fine di novembre e da questa data l’ufficio sarebbe rimasto sguarnito.
Nell’ordine di servizio si legge che “a seguito del pensionamento di tutti gli operatori a suo tempo in servizio presso l’Ulc di Acri, si rende necessario trovare urgente soluzione volta a impedire l’interruzione di servizio presso il predetto ufficio”.
Pertanto, “per sopperire a tali inderogabili esigenze di servizio”, si dispone che gli impiegati in questione, “con decorrenza immediata, temporaneamente e fino a diversa disposizione, presteranno servizio nelle giornate di martedì e giovedì presso l’Ufficio Locale Coordinato di Acri, osservando il normale orario di lavoro”. Nei restanti giorni della settimana questi lavoratori continueranno a prestare servizio presso la sede di Montalto. Il provvedimento “risponde a criteri di funzionalità, flessibilità, efficienza ed efficacia”.
Sulla vicenda hanno esercitato una certa pressione i due consiglieri provinciali di Acri: il capogruppo consiliare del Partito Democratico, Pino Capalbo, e il sindaco Nicola Tenuta.
Quest’ultimo, nei giorni scorsi, aveva lanciato l’allarme con una lettera inviata al presidente della Provincia, al dirigente di settore e al responsabile del Centro per l’impiego di Cosenza. In caso di chiusura, l’ufficio di riferimento per il territorio acrese sarebbe stato proprio quello di Montalto Uffugo.
Le spese di fitto e utenze della struttura che ospita la sede acrese dell’Ufficio Locale Coordinato sono a carico del Comune.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 29-10-2016 Piero Cirino