Non sono mancati i problemi logistici nella dislocazione dei bambini delle scuole dell’Infanzia e Primaria di Padia, San Lorenzo, Duglia e Foresta.
In particolare, ieri mattina, subito dopo l’orario di ingresso, una delegazione di genitori degli alunni di Padia e San Lorenzo ha raggiunto la sede municipale per protestare per le condizioni ambientali ritenute inadeguate ad aule scolastiche.
I genitori volevano incontrare il sindaco o qualche assessore, ma a quell’ora in Comune non c’era nessun componente dell’esecutivo. A un certo punto sono andati via, ma hanno lasciato al Protocollo una lettera nella quale comunicavano al primo cittadino rabbia e delusione. I loro figli sono stati assegnati momentaneamente a Pastrengo, ma evidentemente i lavori di adeguamento degli spazi non sono stati ancora completati e molti genitori hanno deciso di riportarli a casa.
Le scuole di Padia, Duglia, San Lorenzo e Foresta, nei giorni scorsi sono state chiuse da un’ordinanza del sindaco Nicola Tenuta che recepiva l’esito di indagini diagnostiche eseguite da tecnici incaricati dal Ministero della Pubblica Istruzione su undici edifici del territorio comunale. Pur presentando tutti delle diffuse criticità, quelle quattro scuole versano in una condizione tale da suggerire una loro immediata chiusura, in attesa di interventi strutturali che possano rimuoverle.
La vicenda della scuola di Padia poi si innesta nel più ampio discorso della tutela e valorizzazione del centro storico. C’è, ad esempio, chi si chiede come mai non sia stata inserita nell’elenco di istituti scolastici ammessi a finanziamenti per interventi di adeguamento nel piano triennale dell’edilizia scolastica. Per far rimanere quella scuola ci vuole una precisa volontà politica.
Nel pomeriggio il sindaco Tenuta si è recato a Padia, dove ha incontrato i residenti e una delegazione dei genitori dei bambini della scuola di San Lorenzo. Il primo cittadino si è detto disponibile a valutare ipotesi alternative per la scuola di Padia: se nel rione c’è una struttura idonea a ospitarla, il Comune non avrà problemi ad autorizzare lo spostamento. Inoltre, verrà chiesto ai tecnici che hanno fatto le indagini diagnostiche sulle scuole di sviluppare un computo metrico per capire l’entità della spesa per gli interventi strutturali sulle scuole chiuse. Se non sarà eccessiva, il Comune è disposto a chiedere una proroga per il blocco dei mutui e intervenire. Infine, si sta cercando di capire se i bambini delle scuole di Padia e San Lorenzo possano essere momentaneamente ospitati nel Liceo Classico oppure in una struttura di proprietà dell’Aterp.
Da “Il Quotidiano del Sud” dell’08-11-2016 Piero Cirino