L’amministrazione comunale ha deciso di liberare alcune zone più in vista, spostando i cumuli e ammassandoli, in molti casi, nell’area antistante il cimitero.
Che è anche l’area antistante lo stadio comunale “Pasquale Castrovillari”, con il risultato che chi viene ad Acri per vedere la partita si ritrova pienamente immerso nell’emergenza rifiuti che la città sta vivendo con una certa apprensione ormai da tempo.
Che la scelta dello “stoccaggio” sia stata infelice lo dicono alcuni dati che non si prestano a interpretazioni di sorta. Ce n’è uno in particolare che dà da pensare e riguarda lo spazio in cui atterra l’elisoccorso ogni volta che se ne presenta la necessità.
E’ lo stesso dei rifiuti, dello stadio e del camposanto. Tuttavia, lo spazio occupato dai sacchetti dell’immondizia è ormai talmente grande che l’elicottero che arriva ad Acri per un’urgenza non può più atterrare in quell’area, soprattutto perché lo spostamento d’aria provocato dall’azione dell’elica interesserebbe anche i rifiuti lì ammassati, con relativi disagi.
La prova la si è avuta proprio ieri. Nel primo pomeriggio, l’elisoccorso, per un intervento dai contorni ancora tutti da chiarire, è stato costretto ad atterrare all’interno dello stadio, proprio sul prato di gioco.
Di per sé non vi sono state conseguenze rilevanti, ma che quell’immenso cumulo di sacchetti neri in quel punto sia inopportuno è di tutta evidenza.
Lo è per una mera questione estetica, ma lo è anche dal punto di vista dell’utilità della zona. L’immenso accumulo di spazzatura ha ormai abbondantemente raggiunto i livelli di guardi, sia in centro che nelle periferie, ormai prossime alla piena emergenza.
Spostare la spazzatura è un palliativo che potrebbe, da qui a poco, generare altri problemi, come la vicenda di ieri ha chiaramente dimostrato.
Alla fine, l’elisoccorso è riuscito comunque ad atterrare all’interno dello stadio, ma cosa sarebbe accaduto se l’urgenza anziché ieri fosse scattata domenica pomeriggio, quando allo stadio era in corso una partita di calcio?
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano della Calabria” dell’08-04-2014.