Nel corso del controllo, a cui ha partecipato anche personale del Comando provinciale, si è constatato che la zona interessata è di proprietà di una fallimentare società con sede a Roma, ed il taglio è stato realizzato da una ditta boschiva di Luzzi il cui amministratore è stato deferito all’autorità giudiziaria per aver eseguito i lavori abusivi in una zona vincolata e per aver provocato la distruzione e alterazione di bellezze naturali. Inoltre, per effettuare i lavori sono stati utilizzati mezzi meccanici, ai quali è stato aperto il transito con diverse strade per una lunghezza stimata in oltre 1.000 metri lineari. Piste utilizzate per lo smacchio del materiale trasportato ed accumulato poi nel piazzale situato all’ingresso dell’area boscata, dove veniva in seguito triturato e trasformato in cippato per essere poi trasportato.
Il taglio eseguito nel periodo giugno – luglio in questa superficie di venti ettari è stato realizzato anche in alcune zone percorse da incendi ed ha interessato tutte le piante radicate sulla superficie. Gli uomini del comandante provinciale Giuseppe Melfi hanno ipotizzato, da una prima ricognizione dei luoghi, che il taglio ha interessato circa 10.000 esemplari di resinose. Oltre al deferimento dell’uomo si è provveduto al sequestro dell’area boschiva, del materiale rinvenuto nel piazzale, di due autocarri di cui uno completo di pinza meccanica e di un escavatore.
fonte: Il Quotidiano della Calabria