Il settore del trasporto scolastico e di quello pubblico è uno dei nodi che l’amministrazione comunale è chiamata ad affrontare e risolvere. Secondo l’Udc, lo vuol fare senza il contributo delle opposizioni.
“La pubblicazione del bando per l’affidamento del servizio di trasporto scolastico sul territorio del Comune di Acri – è scritto in una nota del gruppo consiliare dell’Udc – è l’ennesima prova del fatto che l’amministrazione comunale non accetta suggerimenti e non vuole la collaborazione dei gruppi di minoranza su temi che riguardano l’intera collettività”.
In una riunione, “il presidente del consiglio aveva assunto il preciso impegno che subito dopo l’approvazione del piano di riequilibrio avrebbe convocato un’apposita commissione per discutere e valutare due possibili alternative: predisposizione del bando o eventuale gestione diretta del servizio di trasporto scolastico”.
Secondo l’Udc “la valutazione che ovviamente è stata fatta solo dalla maggioranza e ha prodotto un piano di servizio che prevede dodici linee di trasporto sull’intero territorio; il bando tra le altre cose prevede il mantenimento dei livelli occupazionali, per cui la ditta aggiudicataria dovrà assumere, con passaggio diretto e immediato, le 24 unità che finora hanno svolto il servizio di trasporto scolastico con la ditta uscente.
Considerato che il trasporto scolastico veniva svolto da due ditte di Acri, i consiglieri dell’Udc si chiedono se la tutela per i lavoratori si riferisca a entrambe le ditte, oppure solo a una, visto che il numero 24 coincide esattamente con il personale attualmente in forza presso una sola delle ditte uscenti”.
Inoltre “il rischio di soppressione del servizio di trasporto pubblico, che una delle due ditte, integrandolo con lo scolastico, garantisce da moltissimi anni sul territorio comunale, soprattutto in riferimento ad alcune zone come Là Mucone, Chimento e Vallonecupo. Era stata avanzata la proposta di considerare la possibilità di lasciare su alcune zone la ditta che ha svolto finora sia il trasporto scolastico che pubblico e quindi all’allarme lanciato dai consiglieri di minoranza era seguito l’impegno di trovare insieme un modo per continuare a garantire un servizio, la cui soppressione creerà non pochi disagi ai cittadini di quelle zone che già vivono il disagio della distanza dal centro della città”.
Per l’Udc, “la risposta dell’amministrazione a questa questione sarà che il Comune, a causa del dissesto, non può più garantire i servizi di un tempo, che garantisce il trasporto scolastico, seppure con un costo ridotto, per assicurare il diritto allo studio, mentre non è obbligato a garantire il trasporto pubblico. Ma la questione sollevata rimane ed esigeva una discussione con tutte le forze politiche, soprattutto per evitare eccessi di garanzia verso alcuni a danno di altri, e anche per evitare sviste che comportano rettifiche e correzioni che non passano certo inosservate ai cittadini”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud del 30-08-2014.