Amianto: il resoconto dell’Ona e le proposte concrete
Il consiglio direttivo dell’Osservatorio Nazionale Amianto, sezione provinciale di Cosenza, ha riunito i propri soci e simpatizzanti il 27 giugno scorso presso la sala del ristorante Antico Rustico di Acri per un resoconto dell’attività svolta e per discutere sulle iniziative e progetti futuri. Dopo l’assegnazione della nomina di “delegato ONA” al socio Pellegrino Albino, moderatore del dibattito, sono intervenuti Beniamino Falvo, commissario regionale ONA e Francesco Falco, componente del comitato tecnico scientifico ONA.
Il primo ha evidenziato come l’ONA abbia affrontato anche più in generale la situazione rifiuti in Calabria, divenuta oramai insopportabile, causa l’assenza di programmazione regionale; le scelte politiche non hanno finora privilegiato la raccolta differenziata, orientandosi, invece, verso il finanziamento di inceneritori in grado, quest’ultimi, solo di produrre consumi energetici ed inquinamento da polveri sottili estremamente nocive. Il secondo ha illustrato la recente iniziativa dell’ONA che mira ad impegnare i suoi soci nell’attività di segnalazione di siti ove è presente l’amianto in modo da realizzare una sorta di mappatura sostitutiva di quelle governativa, purtroppo ancora assente. Le segnalazioni possono essere fatte collegandosi al sito www.onaguardiananzionaleamianto.it, operativo sul tutto il territorio nazionale.
Oltre ai soci sono intervenuti al dibattito i giovani del servizio civile della Protezione Civile di Acri i quali hanno illustrato un loro interessante lavoro di censimento dei siti inquinati presenti nel territorio Acrese, da cui risulta la presenza di 47 discariche abusive per una estensione di circa 1925 mq, delle quali 15 sono di amianto. Una situazione, dunque preoccupante e che non può rimanere irrisolta.
Infine ha preso la parola il Coordinatore Provinciale ONA Giuseppe Infusini il quale, nel sottolineare che la presenza di manufatti in cemento-amianto, molto diffusa nell’intero territorio calabrese, costituisce un rischio concreto per la salute dei cittadini, ha affermato che “Finalmente possiamo dire che la nostra continua mobilitazione ed attenzione nei confronti del problema amianto comincia a dare qualche risultato. Sono partite, infatti, le comunicazioni da parte della ASP ai sindaci affinchè procedano al censimento dell’amianto, secondo una modulistica già definita dall’Unità Speciale Amianto della Regione Calabria, di cui l’ONA Cosenza fa parte dallo scorso novembre. Nella bozza del Piano Regionale Amianto sono state recepite, inoltre,- comunica Infusini – le nostre proposte di rendere più snelle e meno costose le operazioni delle piccole bonifiche attraverso l’introduzione di una norma che consente ai proprietari di effettuare l’autorimozione di piccole quantità di materiali contenenti amianto (lastre eternit, serbatoi, canne fumarie), adottando opportuni accorgimenti e dotazioni finalizzate a minimizzare il rilascio di fibre (incapsulamento, imballaggio) secondo un protocollo di intesa siglato tra ASP, Arpacal, Comuni e la ditta specializzata per la bonifica che, in questo caso, dovrebbe solo ritirare a domicilio il materiale rimosso. Il Comune, attraverso la costituzione dello sportello amianto ( ai sensi dell’art. 6 dell L. Reg. 14/2011 sull’amianto), agevolerà le procedure burocratiche aiutando il cittadino che, con tale soluzione, conseguirebbe un notevole risparmio sul costo dell’intera operazione di bonifica. Rimane indefinita ancora, purtroppo, la questione contributi da assegnare ai privati per gli interventi di bonifica, sicuramente necessari – sostiene Infusini – se si vuol concretamente avviare la bonifica, al pari delle altre Regioni più avanzate. Su questo punto continueremo a batterci non escludendo la possibilità, sollecitata da più parti, che l’ONA possa avere un ruolo diretto nelle istituzioni regionali attraverso un suo rappresentante, stante l’inconcludenza e l’indifferenza fin qui mostrata verso questa importante problematica ambientale”.