C’è attesa per il nuovo Dpcm, che il premier Conte dovrebbe rendere pubblico questa sera. Alla base del nuovo decreto del Presidente del Consiglio, c’è la divisione dell’Italia in tre fasce di rischio, sulla base dell’Indice Rt che indica la diffusione del virus e i 21 criteri stabiliti dagli esperti, che comprendono anche la pressione sugli ospedali, in particolar modo sulle terapie intensive.
A causa della carenza delle sue strutture sanitarie, la Calabria sarà inserita nella fascia a più alto rischio. Infatti a rientrare nella fascia con un “lockdown leggero” sono le regioni sopra l’indice Rt a 1,5 come Lombardia (indice Rt 2,01), Piemonte (1,99) e Calabria (1,84). Per queste zone scatterebbero le seguenti restrizioni:
- Si fermano tutte le attività non essenziali, quindi i negozi (esercizi commerciali), comprese estetiste e parrucchieri (farmacie e supermercati ovviamente resteranno aperti)
- Restano aperte le industrie/fabbriche. Fortemente consigliato lo smartworking per i privati, mentre per la pubblica amministrazione dovrebbe scattare almeno al 70% della capienza degli uffici.
- Ipotesi di autocertificazione: secondo indiscrezioni, il modulo per giustificare le uscite di casa è caldeggiato dal ministro Speranza, che lo vorrebbe per attestare gli spostamenti per salute, lavoro o necessità come accompagnare i figli a scuola. Conte sarebbe contrario, lasciando libera circolazione all’interno della zona rossa;
- Didattica a distanza per tutte le scuole superiori e le Università, comprese le seconde e terze medie.
Le restrizioni molto probabilmente saranno valide fino al 4 dicembre.