Il campo in erba invece ci viene concesso (dopo un mese di lotta) solo per una volta a settimana). Il tutto per una delibera assurda del 2008 (Giunta Coschignano) che concede la struttura e il campo di gioco alla squadra che dà più lustro al paese.
L’unica struttura agibile per la prima categoria nella quale militiamo, ahimè per noi, è lo stadio Comunale (sottolineo Comunale) di Acri in Loc. Pratore.
L’ultima invenzione per la quale è stato scomodato l’assessore comunale interpellata dalla dirigenza acrese è stata quella di proibirci l’esposizione di striscioni pubblicitari all’interno del campo (nè abbiamo esposto solo uno, ripeto uno soltanto) ma concedendoci sibillinamente la possibilità di esporli durante le nostre partite interne insieme a quelle dell’FC calcio Acri (facciamo la pubblicità anche ai loro sponsor) va be’ che a detta di qualche dirigente acrese da noi ci vengono solo quattro gatti da loro centinaia di persone).
Invece di proporre una pacifica convivenza si fa di tutto per manifestare la superiorità di una lobby calcistica (o giochi con me o non giochi). Da considerare ancora che il 70% degli introiti per una società di calcio è grazie agli sponsor.
Naturalmente il nostro settore giovanile è costretto invece per i propri allenamenti a farli presso campetti di calcio di proprietà privata.
Stiamo ponderando la possibilità di ritirare la squadra dal campionato, ma ci
dispiacerebbe abbandonare tanti giovani acresi (in totale 21 ragazzi su 24) che
altrimenti dovrebbero andare a giocare con squadre al di fuori di Acri. Ci siamo
comunque attivati con altri Comuni limitrofi per la concessione di un campo per la disputa delle partite.
Dopo ogni volta che fuoriesce una bega del genere ci chiediamo ma perché si fa dello sport nel nostro paese, quando ogni occasione è buona per metterti il bastone tra le ruote. E’la passione per il calcio, di parteciparvi nel proprio piccolo da protagonista attivo, di educare ragazzi meravigliosi e cercare di insegnare loro qualcosa che li possa aiutare anche e sopratutto nella vita sociale e d è questo che ti fa sopportare tante umiliazioni e non la voglia di superare Dio in altezza, (scusate la blasfemia), come qualcuno crede di essere.
Speriamo che non cali il sipario su una piccola società che nata nel 2010 ha fatto giocare solo giocatori acresi è partita dalla terza categoria si trova in solo quattro anni a giocare in prima categoria. Grazie di cuore a tutti quelli che ci hanno seguito.
Comunque anche noi siamo di Acri e anche noi andiamo alle urne elettorali quando veniamo chiamati a votare ed è con le Ns tasse ed i Ns tributi che si costruiscono strutture pubbliche al servizio di tutti i cittadini e non solo a favore di una parte di essa.
LA DIRIGENZA DELL’OLYMPIC ACRI