di Franco Bifano
“Viaggi”. è stato questo il tema dell’undicesima edizione del Premio Nazionale “V. Padula” appena conclusosi. Viaggi di sicuro affascinanti, come quello nel mondo della solidarietà, dell’accoglienza e dell’integrazione vissuto soprattutto attraverso la testimonianza di Mimmo Lucano, Sindaco sospeso di Riace. Viaggi alla ricerca delle bellezze della nostra terra, dei suoi splendidi parchi e aree protette. Viaggi nei mille colori nell’universo femminile, passando per le problematiche legate alla differenza di genere, viste attraverso gli occhi e le esperienze di due giornaliste: Tiziana Ferrario già volto Rai, e Raffaella Rinaldis editrice e direttore responsabile di “Fimmina TV” e “Casa delle donne”. Non è facile raccontare tutto quanto avviene nella realizzazione di un Premio che ha un percorso della durata di un anno, che coinvolge centinaia di studenti e mette in campo importanti risorse, non solo umane. Meno impegnativo, ma non per questo meno intrigante, è soffermarsi sull’ultima riuscita serata. Non di rado succede che la serata conclusiva di premi anche importanti, risulti noiosa, così la stessa è destinata a “scivolare” via tra saluti di circostanza, consegna di premi, foto di rito, mille sbadigli e qualche inevitabile “abbiocco”. Cosa che invece non credo si sia mai verificata nella serata conclusiva del Premio Padula. Anzi, pur non mancando i “riti” sopracitati, proprio l’ultima serata resta comunque la più attesa. Lo testimonia la sempre più numerosa presenza di pubblico. Determinante, considerato il crescente interesse che dimostra la città, penso sia stata sempre la scelta degli ospiti di qualità, funzionali naturalmente agli argomenti proposti. In questa edizione i temi sul tavolo erano “caldi”: Il futuro dell’Unione Europea, la situazione politica italiana, la crisi della democrazia tra nazionalismi e populismi. A discuterne Massimo Cacciari e Ezio Mauro. Nelle promesse della democrazia vi sono giustizia e equità sociale, ma soprattutto vi è la garanzia di benessere. Se questa viene meno, a prevalere sono insicurezza, sfiducia e paura. In questi sentimenti, nazionalismi e populismi trovano terreno fertile, ha sostenuto Mauro. Di prematuro allargamento ai paesi dell’est nell’Unione ha invece parlato Cacciari, secondo il quale questi paesi necessitavano di un loro “risorgimento” prima di essere ammessi. “La nostra generazione ha fallito – ha commentato il filosofo – abbiamo consegnato ai nostri figli un’Europa sbagliata, tocca a loro costruirne una migliore e più forte”.
Fulminate la risposta di Ezio Mauro alla domanda sulla situazione del PD in Italia: “E’ ostaggio di un inquilino moroso che non vuole abbandonare l’appartamento”. Chiaro riferimento al bulletto fiorentino Renzi. Molto Interessanti anche le considerazioni sul cinema italiano del regista Virzì. Critico con l’attuale governo, guidato a suo dire da adolescenti. L’undicesima edizione sarà ricordata anche per aver premiato, nella sezione “personalità di Calabria” la Dottoressa Maria Grano, Istologa e docente di Istologia ’Università di Bari. Si deve alla Dottoressa Grano, acrese doc, la scoperta della “Irisina” una proteina in grado di apportare importanti benefici nella prevenzione delle patologie degenerative dello scheletro. Dell’importanza della scoperta ne sono consapevoli anche gli scienziati americani, interessati a capire come prevenire la fragilità muscolo-scheletrica degli astronauti dovuta all’assenza di gravità. Per questo , la dottoressa Grano ha ricevuto allettanti proposte di proseguire gli studi oltre Oceano. Lei le ha rifiutate con l’orgoglio che caratterizza la gente del Sud. Determinata a portare, come ha dichiarato, fino in fondo il suo lavoro con la produzione di un farmaco in Italia.
P.S. Annotazione finale: per carità, per il prossimo anno qualcuno suggerisca alla giuria di scrivere le motivazioni dei premiati meno lunghe, inutilmente macchinose e ridondati. E’ certamente vero che lettura e scrittura siano un buon cibo per la mente, si, ma prese nelle giuste dosi però!