Scuole chiuse a partire da venerdì in Calabria.
Il presidente facente funzioni, Nino Spirlì, ha preso atto di una evoluzione negativa dei tamponi con una continua crescita di positivi in Calabria. Per questo, il presidente della Regione ha predisposto un’ordinanza che dovrebbe firmare giovedì.
Scuole di ogni ordine e grado chiuse per un mese. Questa la decisione drastica, dunque, ma ritenuta necessaria per tentare di bloccare l’impennata continua dei contagi.null
Spirlì è rimasto nel suo ufficio, nella Cittadella regionale di Catanzaro, fino a tarda ora. In serata ha anche avuto una interlocuzione con il premier Giuseppe Conte, durante la quale sarebbe trapelata l’ipotesi del lock down nazionale sul quale starebbe riflettendo il Governo. Al momento una ipotesi che potrebbe arrivare all’inizio della prossima settimana, sulla quale ci sarebbero posizioni divergenti ma che non avrebbe alternative.
Per quanto riguarda il provvedimento calabrese e la chiusura delle scuole, Spirlì ha analizzato i dati dei positivi degli ultimi giorni. Oltre duecento contagi al giorno indicano un numero che difficilmente può essere retto dal sistema sanitario regionale. Da qui la scelta senza mezze misure del presidente.
Tra l’altro, dalle strutture sanitarie calabresi filtrano anche numeri ben più complessi. Ci sarebbero diversi tamponi da processare e, di conseguenza, un ipotetico maggior numero di positivi. In queste condizioni non resta che adottare provvedimenti e Spirlì è convinto che il primo passo sia proprio quello di chiudere le scuole. Senza attendere le mosse che potrà adottare il Governo dopo avere preso atto della situazione emergenziale che interessa, ormai, troppe regioni.
Fonte Quotidiano del Sud