Covid-19, ecco il calendario delle vaccinazioni


Dopo i ritardi dei primi giorni la maggior parte delle regioni sembra essere partita con le vaccinazioni. Sono personale sanitario e anziani delle Rsa i primi. Quando tocca gli altri?

Sono le singole regioni a stabilire l’ordine delle vaccinazioni nei loro territori, ma all’interno di un piano vaccinale nazionale che è diviso per fasi. I primi a vaccinarsi saranno gli operatori sanitari e le persone più anzianeLa vaccinazione è gratuita e garantita a tutti, non obbligatoria.

Per ora in Italia è disponibile solo il vaccino di Pfizer, di cui arrivano circa 470mila dosi a settimana. Fra oggi e domani dovrebbe arrivare l’approvazione delle Agenzie del farmaco Europea e Italiana anche del siero di Moderna.

Più lunghi i tempi per il vaccino di AstraZeneca che la Gran Bretagna ha già somministrato e il Messico appena approvato. L’Agenzia Europea non dovrebbe dare il via libera prima della fine del mese e lo farà probabilmente solo per quanti hanno meno di 55 anni perché la sperimentazione è stata fatta prevalentemente su soggetti di questa fascia d’età. Nel mondo sono 59 i vaccini in sperimentazione compreso l’italiano Reithera che non dovrebbe vedere l’approvazione prima di settembre.

Questo il piano delle vaccinazioni per l’Italia:

FASE 1 DA GENNAIO A MARZO
In questi primi mesi sono operatori sanitari e sociosanitari sia pubblici sia privati che lavorano in strutture convenzionate i primi a essere vaccinati. Con loro tocca a residenti e personale delle residenze per anziani. A questi si aggiungono gli ultraottantenni. Le categorie interessate sono il 5% della popolazione italiana. Ci sono però differenze locali. L’Emilia-Romagna ha iniziato in parallelo medici, infermieri e residenti nelle Rsa. Altre regioni fanno prima tutto il personale medico. La Toscana sta vaccinando anche i laureandi in medicina che sono nei reparti, fra questi ha ricevuto la prima dose il primo atleta italiano, Matteo Restivo, il nuotatore azzurro studia all’Università di Firenze.

FASE 2 DA APRILE A GIUGNO
Si arriva a coprire il 15% degli italiani in questa seconda fase. Tocca alle persone dai 60 ai 79 anni, alle persone di ogni età (restano esclusi dal vaccino i minori di 16 anni) che hanno patologie croniche, immunodeficienze o disabilità. Quindi la popolazione considerata a rischio di malattia grave e il personale scolastico.

FASE 3 DA LUGLIO A SETTEMBRE
Con questa fase si copre il 50% degli italiani. Termina la vaccinazione del personale scolastico e comincia quello dei lavoratori dei servizi essenziali. Si vaccina nelle carceri e nei luoghi di comunità. Tocca poi alle persone di ogni età che soffrono di più patologie moderate.

FASE 4 DA OTTOBRE A DICEMBRE
La copertura dovrebbe arrivare al 90% degli italiani includendo tutta la popolazione esclusa. Sono sempre fuori dal piano i minori di 16 anni in attesa di ulteriori studi sui vaccini.