Dibattito sul referendum con gli studenti dell’IPSIA-ITI
di IPSIA-ITI ACRI
Alla vigilia del Referendum del 4 dicembre si è discusso delle ragioni del sì e delle ragioni del no con gli studenti del quarto e del quinto anno dell’Ipsia Iti di Acri.
A organizzare e moderare il dibattito, nell’aula Magna dell’istituto, è stato il professore Giuseppe Pasquale Pellegrino. Circa cento ragazzi, accompagnati dai docenti, hanno ascoltato gli interventi e, alla fine, hanno posto domande sul tema, per capire meglio i vari aspetti di questo momento caldo che riguarda la politica e le questioni fondamentali dell’istituzione Paese.
Da una parte hanno argomentato le motivazioni del sì alla riforma, il professore Antonio Fiore e l’ingegnere Carmine Le Pera, segretario del circolo del Pd di Acri; dall’altra hanno argomentato le motivazioni del no l’ingegnere Antonio Belsito e il blogger Alessandro Belmonte.
Fiore e Belsito interni alla scuola, Le Pera e Belmonte ospiti dell’iniziativa.
Dopo i saluti del dirigente, Giuseppe Lupinacci, si è aperto un dibattito all’insegna dell’equilibrio, introdotto da Milena Guzzo, giovane ingegnere, eletta segretario provinciale del rinato Partito comunista italiano.
L’appuntamento, intitolato “La Costituzione nella storia”, è stato occasione per discutere della Carta, della sua nascita e di organismi legislativi ed esecutivi nel’Italia di ieri e di oggi.
I partecipanti hanno passato in rassegna i principali punti chiave del ddl Boschi, che prevede la revisione dell’assetto parlamentare e amministrativo, del processo legislativo e del rapporto tra lo Stato centrale e le Regioni.
All’inizio e al termine dell’incontro è stato fatto un sondaggio sul grado di informazione e di conoscenza del tema da parte degli studenti, utilizzando il servizio web “Kahoot!”, che ha permesso di rilevare la validità dell’iniziativa, avendo ottenuto un rilevante incremento delle risposte positive.
I ragazzi hanno dimostrato di conoscere l’argomento maggiormente discusso nel Paese in questo momento.
Un’iniziativa che ha coinvolto i veri protagonisti dei cambiamenti, coloro che dei padri costituenti hanno sentito parlare dai propri nonni e che costruiranno il proprio futuro in un’Italia scenario di progetti di riforma.