Difendiamo bosco Varrise
di Flavio Sposato
Abbiamo avuto notizia dell’intenzione dell’Amministrazione Comunale di Acri di procedere al taglio del bosco Varrise, riteniamo che la cosa non debba essere lasciata alle decisioni della sola Giunta comunale, ma che si debba mettere al corrente la cittadinanza tutta di cosa si intende fare del bosco stesso.
Acri ha solo tre boschi di sua proprietà: bosco Gallice, frutto essenzialmente di un rimboschimento di alcuni decenni fa, meritevole di protezione ma di modesto valore naturalistico; bosco Galluzzo, ottimo bosco di pino Laricio da salvaguardare con l’applicazione restrittiva di tutte le norme forestali vigenti ( non dimentichiamo che solo alcuni anni fa la deplorevole “distrazione” del Comune di Acri ha consentito un grave danneggiamento del bosco fermato poi dall’intervento del Corpo Forestale dello Stato); bosco Varrise ottimo bosco di pino Laricio nel pieno della maturità, sede della ex colonia montana e di quello che avrebbe dovuto essere l’ostello della gioventù (ambedue in stato di abbandono) e tradizionale meta delle gite dei cittadini Acresi.
E’ vero che il bosco Varrise necessita di un intervento selvicolturale, non essendo stato fatto nulla negli ultimi decenni ed essendo il bosco ad alto rischio di incendio, ma bisogna tener presente che il valore ambientale, naturalistico, paesaggistico e turistico dello stesso ne rendono necessaria una particolare salvaguardia che va ben oltre le normali leggi forestali.
Un normale piano di assestamento forestale può prevedere a regime il taglio della maggior parte delle piante mature e lasciar crescere le piante più giovani; nel caso di bosco Varrise non si deve procedere ad un normale taglio selvicolturale (che ha scopi produttivi, cioè economici), bensì ad un intervento naturalistico che ha lo scopo di proteggere le piante migliori e di difendere e migliorare il bosco, anche se questo significa una perdita economica.
Queste scelte vanno ragionate e discusse prima e su indicazione del proprietario del bosco, non possono essere lasciate ad un funzionario o ad un tecnico.
L’Amministrazione Comunale cosa vuol fare? Cassa a spese del bosco e dell’ambiente? O salvaguardare un patrimonio di tutti i cittadini, anche di quelli futuri?