di Movimento Acri Democratica
Le dimissioni del Dott. Salvatore Ferraro dal Suo ruolo di Vice-Sindaco e Assessore (già ai Lavori Pubblici… delega revocata!!!), alla Cultura e all’Ambiente, rappresentano l’ennesima conferma dell’evoluzione fallimentare dell’amministrazione Tenuta.
Il braccio destro del Dott. Nicola Tenuta, prima, e del Sindaco poi, che ha determinato il Suo incarico a Vice – Sindaco, in più occasioni ha evidenziato a chiare lettere come il programma elettorale non sia stato per nulla rispettato, ma ancor di più ha evidenziato come le scelte del Sindaco siano sempre di più indirizzate ad atteggiamenti poco chiari, condizionate da pochi, e certamente, non nell’interesse concreto della collettività.
Il sindaco, con ruolo da regista, abile a scrivere il copione alle varie comparse, ha da subito dimostrato il poco attaccamento alla comunità di cui ne é il rappresentante.
Ricordiamo la strategia utilizzata per escludere entrambi (Viteritti-Cavallotti) dalla commissioni consiliari con una delibera approvata nel mese di settembre 2015, da tutti gli altri consiglieri, nominando componente di tutte le commissioni il consigliere Basile.
Sarà stata pure una coincidenza, ma lo stesso Basile, nel mese di agosto aveva ottenuto in consiglio l’approvazione del regolamento Uso Irriguo invaso di Serricella, dove, per come affermato dallo stesso, possedeva dei terreni e non poteva partecipare al voto.
Tale delibera, veniva, appunto, annullata successivamente in autotutela, prima che il segretario comunale rispondesse alle richieste presentate circa le presunte irregolarità nella votazioni per incompatibilità.
Ma, ancora altro, programma ed elabora il regista… difatti , approva in Giunta, un progetto di pubblica illuminazione su Via Niccolò Copernico e successivamente lo annulla in autotutela, forse a seguito di un’ulteriore interrogazione consiliare, ove si faceva anche riferimento a quanto statuito dal Testo unico Enti Locali nel quale viene imposta l’astensione nel caso in cui vi è un interesse personale…. Rimasta anche questa priva di risposta ….
Trasparenza, Legalità e Partecipazione della cittadinanza sono state solo belle parole, utilizzate in campagna elettorale, ma mai veramente volute ed applicate.
Prova ne sia il provvedimento sanzionatorio, emesso dall’Anac nei confronti della Giunta Comunale a seguito delle denunce fatte per il concorso di Istruttore Direttivo Amministrativo presso l’ Ufficio del Giudice di Pace di Acri , ove ha partecipat, selezionato i concorrent e vinto lo stesso soggetto: nella persona del dott. Cofone Giovanni, dipendente comunale.
Il quale, poiché, risulta essere Responsabile di diversi settori, ritiene di non evadere, nei termini di regolamento, le richieste di atti presentati dal nostro gruppo Consiliare, come se il Municipio fosse un qualcosa di personale e non della collettività .
Nel corso di questi tre anni abbiamo presentato oltre 30 interrogazioni riguardo ad argomenti di interesse collettivo e richiamato più volte il sindaco a rispondere di affidamenti diretti ritenuti irregolari. Ultima in ordine temporale, i lavori di piazza Beato Angelo, importo dei lavori artificiosamente frazionato sotto la soglia dei 40.000.
Il regista ha dimostrato di essere accentratore ma allo stesso tempo incapace totalmente nella gestione e nella programmazione, a molti atti ci siamo opposti in Consiglio per le palesi e nette contraddizioni.
Ricordiamo il Bilancio di previsione 2016, con voci di spesa indicate nei macro aggregati e non nelle voce di dettaglio.
Bilancio che non contempla le perdite possibili per cause legali, una tra tutte il Lodo arbitrale Anac che condanna l’ente per oltre un milione di euro, senza che via sia un centesimo indicato nei rispettivi bilanci.
Ricordiamo inoltre, che ci si siamo opposti in maniera forte alla rinegoziazione dei mutui sino al 2044 poichè ha generato un ulteriore debito sulle casse comunali di circa 3.600.000.
In definitiva, tutte le contestazioni e le argomentazioni effettuate dal dimissionario Vice-Sindaco, nonché le ferme opposizioni del nostro Gruppo Consiliare, unitamente alle lamentele della cittadinanza tutta, non possono che determinare una presa di coscienza dell’amministratore Sindaco Nicola Tenuta e rimettere il mandato alla cittadinanza che più non tollera il suo operato.