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Dove passo io non cresce più l’erba !!!

opinione: di Francesco Spina

Per la prima volta Acri avrà due squadre di calcio nei massimi campionati di calcio regionali, un orgoglio per lo sport acrese, anche se  in tanti più volte hanno sostenuto che due squadra per Acri sono “troppe”. Ma tralasciamo per un attimo la sana “rivalità” sportiva che mette anche quel pizzico di passione e campanilismo che nel mondo sportivo è all’ordine del giorno, concentriamoci su altro, facendolo in modo il più possibile razionale ed esclusivamente costruttivo verso quello che è il bene comune.

Le due società di calcio acresi hanno più volte dimostrato l’intenzione di voler costruire per la prossima stagione ( che inizierà a fine agosto), due squadre per ben figurare nei rispettivi campionati, e magari vincerli anche. Sarebbe bello, tanto bello per lo sport acrese e per la comunità, per far ciò ovviamente c’è bisogno anche di strutture adeguate.
Sarebbe bello, anche che a prescindere dalle squadre di calcio ad Acri lo stadio fosse dotato di un PRATO VERDE. Chiedere una pista per l’atletica è una bestemmia, ci accontentiamo del prato.
Purtroppo il “Pasquale Castrovillari”, prima dotato di un terreno in erba si sta trasformando in un campetto in terra battuta, neanche buono per piantare le patate. Nelle ultime settimane più volte si è parlato di “lavori”, “provvedimenti”, “adeguamenti”, ma fino ad ora l’unico provvedimento è stato quello di perdere (forse) definitivamente l’erba . A prescindere dalle attività agonistiche lo stadio dovrebbe essere curato, così come ogni altro bene pubblico, per consentire anche alla popolazione di poterne usufruire. Lo sport non è solo il gol, la vittoria o la sconfitta, lo sport se fatto bene è anche la cultura di una comunità.  Sono anni che la struttura e il terreno del “Pasquale Castrovillari” necessitano di interventi, alcuni dei quali richiedono anche costi abbastanza bassi, altri, invece, se troppo onerosi per le casse comunali, potrebbero essere assegnati anche a privati trovando una serie di accordi o alle stesse società, che in alcuni casi si sono anche offerte a realizzare lavori a titolo gratuito. Come  esempio portiamo i lavori che nei mesi scorsi sono stati eseguiti ai “vecchi spogliatoi” dalla società dell’Olympic Acri , spogliatoi prima fatiscenti e che ora garantiscono un “normale” utilizzo. Da qualche anno le due società sportive ,attualmente attive, hanno garantito anche la manutenzione del terreno di gioco a volte anche con mezzi di fortuna e attraverso lavori, in alcuni casi, pagati dalle stesse.

Purtroppo da decenni Acri è abbandonata al suo triste e desolato destino. Ed è inutile tutto, se l’erba non si annaffia muore. Un po come la nostra (ex) bella città.

Per sdrammatizzare la situazione vogliamo chiudere con la frase pronunciata da Diego Abatantuono nel film “Attila flagello di Dio” : “DOVE PASSO IO NON CRESCE PIU’ L’ERBA” . Forse Attila è passato anche da Acri !

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