“Era già Santo”. La Fondazione Padula celebra il Beato Greco con gli scritti di Biagio Autieri.
Acri. Quando il poeta acrese Biagio Autieri arriva in Paradiso cerca assiduamente i suoi compaesani. Ma ne incontra solo due. Uno è il Beato Angelo. L’altro è Francesco Maria Greco. “E tutti quelli che alle processioni si battevano il petto e cantavano? ” chiede Autieri a San Pietro. “Non c’è nessuno”. La Fondazione “Vincenzo Padula”, in collaborazione con la congregazione delle suore “Piccole Operaie dei Sacri Cuori” di Acri, offre un omaggio a Francesco Maria Greco, attingendo agli scritti di un illustre intellettuale acrese, a tre giorni dalla beatificazione. “Era già Santo” è il nome dell’evento che racconta il Beato attraverso lo sguardo autorevole del poeta acrese Biagio Autieri, una penna ironica e pungente, capace di raccontare miseria e bellezza della sua terra con un sarcasmo per nulla scontato. Il reading di poesie dell’Autieri si terrà mercoledì alle 20:30, presso la Casa Madre della congregazione, in via S.Francesco. L’evento, scritto dal professore Giuseppe Abbruzzo, attinge a tutta una serie di brani del poeta acrese, vissuto tra la fine del 1800 e la prima metà del ‘900. Anche Biagio Autieri, come Francesco Maria Greco, doveva diventare prete, ed è stato al seminario di Bisignano che ha incontrato il futuro Beato, che all’epoca ne era rettore. Autieri non vestirà mai l’abito talare, ma in molti dei suoi componimenti cita il Greco. Probabilmente il poeta ha conosciuto profondamente l’animo di Francesco Maria, tanto da ricordarlo assiduamente. Ad interpretare il reading saranno il professore Giuseppe Abbruzzo e gli attori teatrali acresi Laura Marchianò e Francesco Votano. Accompagnati da una serie di musiche dal vivo, composte per l’occasione ed eseguite da Giuseppe Coschignano, Damiano Perri, Giuseppe Caruso e Giovanni Reale. La voce sarà quella di Anna Coschignano. Verrà letta anche una poesia di Francesco Capalbo, del 1926, dedicata a suor Maria Teresa De Vincenti, per offrire un omaggio alla cofondatrice della congregazione delle suore “Piccole Operaie dei Sacri Cuori”. Sullo sfondo, alcune proiezioni di paesaggi e luoghi che hanno fatto parte della vita del Greco e della De Vincenti, insieme ad alcune foto di famiglia. L’intento è quello di mettere in evidenza il lato umano di Francesco Maria Greco, al di là del ruolo istituzionale ricoperto negli anni. Ad oggi, il futuro Beato, è ricordato nel suo paese natale come un benefattore e la congregazione a cui ha dato vita offre opere di carità in molti paesi del Terzo Mondo.