DI FRANCO BIFANO
Mancano poco più di dici minuti alle ore 20:00 e in via Sant’Umile di Bisignano c’è un certo fermento. La serata è fresca, gli animi dei presenti però sono già surriscaldati. Le famiglie del quartiere sono da tempo in agitazione, costretti a convivere e sopportare da molti mesi il grave disagio della mancanza d’acqua.
Questa sera si sono date appuntamento in una traversa “cieca” di via E. Berlinguer. Forse, non è un caso! Ricorda, infatti, la politica miope che in tanti anni incredibilmente non ha adeguatamente investito su questa preziosa risorsa.
All’incontro sono stato invitato. Avrei comunque partecipato, il problema della carenza idrica, naturalmente, non mi ha mai lasciato indifferente. Negli anni ne ho già scritto, mi auguro di non doverlo fare ancora.
I piccoli gruppi che si sono formati, in attesa che arrivino altre famiglie, danno vita a discussioni spontanee, dai toni accesi. In tutti è palese l’esasperazione. La mancanza d’acqua destabilizza gli equilibri famigliari. Che una situazione simile possa accadere nel 2020, in una città di montagna ricca di risorse idriche, si dice, è vergognoso! Arrivano anche piccole delegazioni di San Giacomo e di La’ Mucone. Frazioni che vivono la stessa problematica. Stefano Ritacco che coordina l’incontro sottolinea la grave emergenza sanitaria che vivono le famiglie, in particolare quelle con bambini piccoli e quelle nelle quali sono presenti persone con disabilità.
In mattinata una rappresentanza di cittadini ha avuto un incontro presso il Comune con il responsabile lavori pubblici e reti idriche ing. Franco Giorgio. Lo stesso, auspicando maggiori controlli sul territorio per impedire un uso improprio che molti fanno dell’indispensabile liquido, avrebbe lamentato la mancanza di risorse economiche e di personale per fronteggiare la grave emergenza.
Sono presenti i consiglieri di minoranza Giuseppe Intrieri, Luigi Cairo e Emilio Turano, i quali assumono l’impegno di richiedere un Consiglio Comunale aperto sulla problematica.
Intanto l’idea messa in campo dai presenti è quella di formare un comitato perché possa coordinare altre iniziative. Nella prossima settimana è previsto un nuovo incontro, questa volta da effettuarsi davanti al Municipio.
E’ vero, la mancata gestione delle risorse idriche ha origini lontane. Negli anni le criticità (mappatura della rete, manutenzione della stessa, captazione nuove sorgenti ecc.) non essendo state affrontate in maniera efficace dalle diverse Amministrazioni, si sono non solo consolidate ma stratificate. La questione, inevitabilmente, è diventata un serio problema. Oggi, in tempo di pandemia, la mancanza di acqua è certamente una grave emergenza, innanzitutto di carattere sanitario. L’attuale Amministrazione, nonostante tutte le difficoltà di bilancio, avrebbe dovuto considerare il problema idrico come assoluta priorità. E’ sorprendente invece che la stessa abbia deliberato di accendere un mutuo di oltre un milione di euro senza tuttavia pensare di investire un solo centesimo in questa direzione. Nel tempo la situazione è destinata a peggiorare ancora. E’ indispensabile mettere in campo una programma che preveda interventi mirati a breve, medio e lungo termine. L’acqua è un bene primario. Non averlo garantito, indigna i cittadini e li esaspera.