Il momento storico che stiamo vivendo, rappresenta per tutti una “sfida”, una situazione straordinaria che ha coinvolto la nostra Nazione dal punto di vista sanitario, ma che inevitabilmente avrà una forte ripercussione su tutto il tessuto sociale ed economico.
Nella quasi totalità dei Comuni della Provincia di Cosenza, l’economia si basa su attività di bar e ristorazione, ed in questo delicato momento c’è la necessità di garantire a questi imprenditori un’adeguata ripartenza, nel pieno rispetto delle norme sanitarie, ma anche attraverso misure straordinarie che ne possano garantire la “sopravvivenza”.
L’attività di bar e ristoranti è considerata a rischio medio-alto nel contesto di emergenza sanitaria, la loro ovvia propensione a creare aggregazione e incontro sociale, dovrà per un periodo di tempo, che ci auguriamo possa essere il più breve possibile, adeguarsi agli standard di sicurezza sanitaria che hanno come caposaldo il distanziamento sociale.
L’intero comparto, è dunque, tra quelli più colpiti dall’emergenza covid-19. Per poter ritrovare il prima possibile la “normalità”, c’è assoluta necessità da parte delle istituzioni, di dare un concreto segnale di vicinanza e supporto, attraverso azioni mirate tese a garantire la ripresa, seppur con tutte le dovute precauzioni.
La prossima stagione estiva, potrebbe rappresentare per i pubblici esercizi presenti sul territorio provinciale un “rimedio” ad un’annata iniziata nel peggiore dei modi, consentendo esclusivamente il contenimento dei costi e delle spese vive.
Sono già state annunciate limitazioni alla capienza dei locali: per i ristoranti si ipotizza una riduzione ad un terzo dei posti a sedere. Limitazioni già previste per i negozi, per i quali l’accesso è consentito ad un numero minimo di persone: basti pensare che l’Allegato 5 al D.P.C.M. del 26 aprile 2020 indica per gli esercizi fino a 40mq la possibilità di accogliere una sola persona per volta. L’inevitabile contrazione della clientela rischia di porre limiti economici tali per cui alcune attività andranno incontro all’inevitabile rischio di chiusura.
Pertanto, la proposta che FenImprese Cosenza, intende formulare, prevede l’attribuzione del diritto di occupazione del suolo pubblico alle attività commerciali, nella più ampia accezione del termine (bar, ristoranti,pub,negozi), attraverso l’abolizione per tutto il 2020 della tassa comunale (TOSAP).
Le misure di sostegno dovranno essere messe in campo con massima elasticità, cercando di concedere maggior spazio per l’utilizzo del suolo pubblico al fine di garantire il distanziamento sociale e l’adozione di tutte le misure di sicurezza che questa pandemia ha imposto, oltre che un annullamento del pagamento dei tributi comunali per l’intero 2020.
Tra l’altro con la riapertura ci troveremo a ridosso dell’estate e dunque con condizioni meteorologiche che favoriscono ancora di più l’allestimento di spazi esterni. Senza dimenticare che anche l’utilizzo di impianti di climatizzazione sono sconsigliati proprio perché favoriscono il contagio del Covid19.
Adottare tali aiuti rappresenterebbe una boccata di ossigeno per alcuni tra i settori maggiormente colpiti.
Confidiamo che valuterete con favore le nostre richieste, fondate su valutazioni oggettive in relazione al drammatico e difficile momento che stiamo vivendo.
Ufficio Stampa FenImprese COSENZA