Il film “Arbëria” in proiezione al cinema di Acri
Aida Greco è una sarta che ha imparato questo mestiere da suo padre. La donna vive in una grande città, dove ha aperto un atelier di moda. Aida è originaria di un villaggio ai piedi del Pollino, al confine tra Calabria e Basilicata, dove sono mantenute in vita le tradizioni e la lingua di una minoranza, quella degli Arbëreshë.
Quando Aida deve tornare a casa della sua famiglia, per commemorare la morte del padre, rivive alcuni conflitti con il fratello Ascanio.
Inoltre, nelle sue visioni ad occhi aperti e nei suoi incubi notturni, la donna si ricorda del sentimento di vergogna che ha provato per la sua appartenenza a questa minoranza. Durante questo soggiorno rivede sua nipote, Lucia, una ventenne audace e fiera delle sue origini. Tra le due donne nasce una solidarietà, fatta di confessioni intime e di un’ironia comune. Aida riscopre così, la sua appartenenza a questo popolo, accogliendo quella vergogna e trasformandola in qualcosa che forse può aiutarla a capire sé stessa. Quando fa ritorno nella sua città, la donna ha la giusta distanza per analizzare tutte le emozioni che ha provato durante il suo viaggio in Arbëria. Un anno dopo ritorna al villaggio di famiglia, per celebrare le nozze di Lucia. I sentimenti soffocati della donna, si trasformano però, in una serie di incubi che coinvolgono il destino di quel villaggio di montagna e il suo legame con la sua terra.