di Franco Bifano
Sono le dieci di mattina del giorno più malinconico dell’anno. Il 21 settembre. Il giorno impudente che ci ruba l’estate per “imporci” l’autunno Stagione che piace tanto ai cercatori di funghi, la stessa che colora i boschi di mille sfumature di giallo e il marrone. Molti la preferiscono. Non sono tra questi. Io amo l’estate, l’azzurro del mare e il verde dei prati!
La voce di Giorgia che arriva dal cellulare, (ho personalizzato la suoneria con le sue canzoni) mi avvisa che qualcuno mi sta cercando. Una rapida occhiata sul display e leggo: Alessandra Pettinato. Sorrido. Con lei ci non ci sentiamo spessissimo. Quando però succede, qualcosa di interessante si profila all’orizzonte. Magari, un nuovo spettacolo da mettere in cantiere. Sentiamo.
Buone notizie! Alex, mi invita alla presentazione di un progetto della T.A.M.M., l’Associazione che guida come Presidente da un anno e mezzo. Il titolo è già intrigante “Artinborghi”. Le prometto di esserci, così diamo appuntamento per giorno 24.
Ieri sera, sono arrivato puntuale. Per il COVID, i non moltissimi posti disponibili al Caffè Letterario sono stati ulteriormente ridotti, anche per questo l’evento è ad inviti. Si respira un’aria non solo cordiale, ma anche allegra. Alessandra, tuttavia, sembra tesa, certamente emozionata. Scambiamo qualche battuta sul fatto che si profila un po’ di ritardo sull’inizio della serata. Nel frattempo arrivano altre amiche, la serata è al femminile, la presenza maschile è infatti in minoranza.
Con l’arrivo dell’Assessore alla Cultura, Prof. Bonacci, la presentazione ha inizio. In apertura Alessandra presenta i suoi “compagni di viaggio”, così li definisce. Poi parla del progetto costato tre mesi di duro lavoro. Un progetto scritto a quattro “quattro mani”, con il contributo della dott.ssa Rosaria Fiore. Tra i 359 presentati alla Regione si è piazzato quattordicesimo, è stato quindi finanziato. La soddisfazione è palese e traspare insieme all’entusiasmo negli occhi di tutti, come sottolinea l’Assessore Bonacci.
“Artinborghi” è un progetto che “intende promuovere, attraverso le arti, in particolar modo il teatro, i nostri borghi e i centri culturali ricadenti nei centri storici e nei borghi stessi; per favorire la formazione civica, sociale, culturale, storica e artistica del nostro territorio rendendo tali risorse un’attrattiva sia per i cittadini di Acri che per i turisti ”.
Saranno dodici mesi – tanto dura del progetto – di costante impegno per l’Associazione T.A.M.M. Le iniziative già programmate sono davvero tante, tutte molto interessanti. A partire dall’incontro con i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “V. Padula” dal titolo “Riciclare scuola e teatro”. Passando per lo spettacolo “Il lupo della Sila: una favola al femminile” che sarà realizzato presso l’Azienda Agricola delle sorelle Cofone.
Per il Borgo di Padia è prevista invece l’opera in piazza “Baroni Civitate”, liberamente ispirata al libro scritto da Cosimo Damiano Montalto “La famiglia dei Baroni Civitate di Acri e la tragedia dei tre giovinetti”. Passeggiate nel Parco della Sila alla ricerca di sentieri dimenticati e la “cena urbana” saranno altri momenti di questo originale progetto.
Durante la presentazione non sono mancati momenti esilaranti, frutto della sintonia e dell’armonia che evidentemente si vive da molti anni all’interno dell’Associazione. Certo, questi sono tempi complicati e le difficolta non mancheranno. Lo spirito e la dedizione però sono certamente quelli giusti. Allora, forza ragazzi sorprendeteci ancora una volta! In bocca al lupo!
P.S. A proposito, dovesse mancarvi qualcuno, che so’ una comparsa, mi accontenterei anche della parte del lupo. Garantisco, niente aggressività e tantomeno ululati terrorizzanti. Sarei, quindi, un predatore silano sui generis. Ma del resto, il lupo non è cattivo solo nelle favole?