IRONIA E SARCASMO NON PIU’ ACCETTABILI
Di Anna Vigliaturo – Consigliere d’opposizione
E’ vero che i social sono diventati il mezzo di comunicazione più veloce e diretto per comunicare e mandare messaggi positivi o anche negativi ad una platea sempre più numerosa, ma a tutto c’è un limite.
I social sono ormai lo specchio di chi scrive, per cui ogni parola andrebbe pesata e valutata, soprattutto quando sono usati per veicolare informazioni relative all’attività amministrativa, per non ingenerare un effetto contrario rispetto a quello che è l’intento principale: quello di dimostrare a tutti i costi che si sta lavorando nell’interesse della collettività.
Va da sè che si ironizza su cose e fatti che invece dovrebbero far riflettere non poco e che meriterebbero un po’ di autocritica con lo scopo di fare bene e meglio di chi ci ha preceduto, invece di continuare a puntare il dito contro questo e quello, evitando di aggiungere una vena sempre più pungente al fine di schernire e umiliare.
E’ stato pubblicato il bando per gli interventi di completamento e realizzazione dell’impianto di illuminazione della galleria ss660. Qualcuno ironizza e invita a far partire i sit-in di protesta, dimenticando che il sit-in di protesta fu fatto per denunciare la strumentalizzazione dei lavori della galleria a fini elettorali e dimenticando che, la promessa di aprire la galleria nel mese di luglio è slittata di parecchi mesi. Non abbiamo dovuto attendere più di 6 mesi per la pubblicazione del bando?
Sul finanziamento regionale per la santificazione è stato scritto tanto. Se è vero che qualcuno dubitava della benevolenza della regione, per il solo fatto che di promesse non mantenute se ne sono sentite tante, è anche vero che è stato concesso pochi giorni prima del 15 ottobre, con una “letterina” che non ha consentito nemmeno di fare la necessaria variazione di bilancio. Non è forse vero che la delibera di giunta del 4 ottobre è stata fatta come variazione generale al bilancio non specificando l’importo dei 180 mila euro per i quali era necessario invece un decreto da parte degli uffici regionali?
La campagna elettorale è stata caratterizzata da questi due “ritornelli”: affidi diretti e ufficio legale.
In soli 4 mesi di gestione quanti affidi diretti sono stati fatti?
Ma tranquilli, è tutto nella norma, perché l’importo dell’affido è inferiori al limite stabilito per legge, ovviamente, e poi si seguono tutte le procedure di individuazione e selezione; tutto nella norma, tranne per un piccolo, anzi piccolissimo e trascurabile particolare, che molti affidi diretti sono stati fatti a professionisti e ditte che hanno sostenuto l’attuale amministrazione. addirittura candidati e segretari di partito.
Per non parlare degli incarichi a titolo gratuito e degli “assessori aggiunti”. Si, proprio di “assessori aggiunti” si tratta, perché le deleghe assegnate ad alcuni consiglieri comunali di fatto si traducono nello svolgimento di compiti e funzioni che rientrano nelle deleghe degli assessori.
Che gli assessori non siano capaci o siano troppo oberati di lavoro e allora devono essere sostenuti e supportati?
Il dubbio sorge e si diffonde sempre di più, anche perché le deleghe ai consiglieri dovrebbero riferirsi ad eventi e fatti ben precisi e soprattutto dovrebbero essere limitate nel tempo.
Per gli incarichi a titolo gratuiti siamo solo all’inizio, perché la lista dei nomi da scorrere è ancora lunga.
ben venga il “volontariato” e lo spirito di collaborazione nell’interesse della nostra città ma si pongono altri problemi di cui nessuno parla.
Problemi di sicurezza (se succede qualcosa a questi incaricati chi è responsabile, sono stati assicurati?); problemi di privacy (girano indisturbati negli uffici venendo a conoscenza di atti e fatti amministrativi); problemi di opportunità perché così facendo si creano tante aspettative in questi giovani professionisti con il fine ultimo di avere qualche incarico.
Ma nessuno deve preoccuparsi, è tutto lecito e soprattutto rientra nel programma del sindaco e dei suoi sostenitori. Sicuramente quello che sta avvenendo non smentisce quanto paventato e anticipato dai candidati delle altre coalizioni, che ora siedono tra i banchi dell’opposizione e che qualche anonimo invita ad andare a casa insieme alla maggioranza.
La storia si ripete. Cambiano gli attori, ma non sono lontani tempi in cui dai banchi dell’opposizione fioccavano le critiche e gli attacchi durissimi a chi amministrava. non sono lontani i tempi in cui qualcuno criticava gli affidi diretti, in cui qualcuno pubblicava delibere e determine di incarichi a consulenti, ditte, legali, lamentando la mancanza di trasparenza di molti atti; non sono lontani i tempi in cui nelle commissioni, l’opposizione sollevava questioni su pratiche che oggi vengono portate all’approvazione del consiglio con un “passaggio lampo” in commissione; non sono lontani i tempi in cui si invitavano gli amministratori ad andare a casa perché poi qualcuno avrebbe fatto meglio, avrebbe puntato sulla trasparenza e sulla legalità. Ma va tutto bene, non dobbiamo preoccuparci perché quando cambia il vento cambiano anche le opinioni, il vento spazza via i ricordi, apre nuovi scenari, fa percorrere strade nuove e diverse, con un solo rischio, che le strade nuove potrebbero essere più tortuose delle precedenti e anche più pericolose, soprattutto perché l’ironia e il sarcasmo rischiano di annebbiare la vista e far perdere la giusta via che dovrebbe essere caratterizzata da moralità e legalità.