di Peppe Caridi – fonte www.strettoweb.com
La classifica dei redditi della Calabria: dati sconfortanti rispetto alle medie nazionali, pochissimi comuni in linea con il resto del Paese
La Calabria si conferma uno dei territori più poveri in assoluto dell’intero Paese nella classifica del reddito imponibile pro capite pubblicata dal Mef e relativa ai redditi del 2014, con un trend in crescita rispetto ai numeri del 2013 su scala nazionale. Il Paese, quindi, sta uscendo dalla crisi anche se persiste il grande divario tra Nord e Sud. Le regioni in cui si guadagna di più sono Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna, mentre quelle più ‘povere’ sono Basilicata, Molise e Calabria. Rispetto al 2013 il reddito medio cresce in tutte le regioni eccezion fata per Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige. La regione più in crescita sono Piemonte, Marche e Lombardia.
La media del reddito medio pro capite in Italia è di 19.100 euro, in Calabria la superano solo 4 comuni: Rende, Soverato, Catanzaro e Cosenza. Sono i 4 comuni più “ricchi” della Calabria, appena in linea con la media nazionale. Questi i dati dei principali centri urbani (tutte le città con più di 15.000 abitanti):
- Rende 19.597 euro
- Catanzaro 19.267 euro
- Cosenza 19.219 euro
- Reggio Calabria 18.016 euro
- Vibo Valentia 17.647 euro
- Paola 16.956 euro
- Crotone 16.077 euro
- Lamezia Terme 15.399 euro
- Palmi 14.944 euro
- Castrovillari 14.936 euro
- Gioia Tauro 13.581 euro
- Montalto Uffugo 13.541 euro
- San Giovanni in Fiore 13.469 euro
- Siderno 13.135 euro
- Rossano 12.758 euro
- Acri 12.489 euro
- Taurianova 12.155 euro
- Corigliano Calabro 10.392 euro
- Cassano allo Jonio 10.285 euro
- Isola di Capo Rizzuto 9.822 euro
Al secondo posto c’è Soverato, con un reddito imponibile pro capite di 19.447 euro. Almeno una decina di comuni hanno un reddito inferiore ai 10.000 euro, tra questi c’è Rosarno (9.381 euro), uno dei principali centri della provincia di Reggio Calabria con oltre 14.000 abitanti, ma il fanalino di coda è Dinami, piccolo centro del vibonese con 2.000 abitanti e un reddito imponibile pro capite di appena 8.938 euro.