Le Pera, Lorelli e Palumbo: “È inammissibile ciò che è successo nell’ultima edizione del Premio Padula”.
In conclusione dell’undicesima edizione del “Premio Nazionale Vincenzo Padula”, evento di notevole importanza che da anni porta lustro alla nostra città promuovendo, in un panorama ormai nazionale, quello che è il nostro patrimonio letterario, culturale, artistico e quelle che sono le nostre grandi risorse e le nostre infinite bellezze.
Ci sembra doveroso esprimere la nostra opinione riguardo all’edizione di quest’anno. In particolare volgendo l’attenzione ad un episodio specifico, ossia l’invito che durante la giornata dedicata al tema dell’accoglienza, la Fondazione Vincenzo Padula ha rivolto a Domenico (Mimmo) Lucano ex sindaco di Riace, sospeso dal suo incarico e soggetto a divieto di dimora nella stessa cittadina ionica, ad oggi, indagato per la gestione del cosiddetto “Modello Riace” e non solo.
Ora, premettiamo che qui non giudichiamo né la figura di Lucano né i reati che avrebbe commesso, essendo per altro molto garantisti nel dire che una persona non è colpevole fino a sentenza definitiva, e nel dire che non è tuttavia compito nostro giudicare.
Premettiamo inoltre che nutriamo profonda stima e grande rispetto per la Fondazione, per i suoi membri, e soprattutto per il lavoro che questo ente fa per Acri, come già specificato sopra. Proprio per la notevole importanza che il “Premio Nazionale Vincenzo Padula” ha per la nostra comunità, e per la Calabria in generale, ci sembra doveroso intervenire su questa vicenda, che per certi versi ha contraddistinto l’edizione di quest’anno, a nostro parere certamente a livello negativo, e non solo per aver invitato e fatto intervenire una persona ancora indagata che per la legge italiana avrebbe commesso dei reati riguardanti, tra l’altro, proprio i temi che nella stessa giornata sono stati trattati, ma soprattutto per aver veicolato un chiaro messaggio politico, ovviamente di parte, cosa che durante un premio letterario nazionale non dovrebbe assolutamente succedere, anzi si dovrebbe garantire e “portare in auge” l’imparzialità senza far trasparire nessuna propensione politica, qualsiasi essa sia. Durante un evento del genere non si dovrebbe fare politica o campagna elettorale velata, altrimenti diventa un mezzo usato per secondi fini. Strumentalizzare un evento del genere è una vergogna.
La nostra vuole essere una dura critica a questo “modus operandi” che dovrebbe necessariamente essere imparziale e apolitico, al fine di non confondere il nostro premio letterario con un “congresso di partito” dove si parla, con la bandiera rossa sul tavolo, di scelte politiche del governo o di altri schieramenti, cercando di far prevalere una propria idea politica su eventuali altre idee, come purtroppo è avvenuto.
Il nostro auspicio è che la Fondazione Padula si scusi con i tanti cittadini indignati per quanto è accaduto e che nelle prossime edizioni non si verifichino episodi del genere che lederebbero inevitabilmente l’immagine della manifestazione, cosa che vorremmo assolutamente evitare.
Di: Pietro Le Pera Coordinatore Cittadino Forza Italia Giovani
Paolo Lorelli Vice Coordinatore Cittadino Forza Italia Giovani
Salvatore Palumbo Consigliere Comunale UDC