Di Anna Vigliaturo – consigliere comunale
Nell’ultimo consiglio comunale una “supervelocissima” verifica del numero legale a seguito della richiesta sollecitata dal “due volte dimissionario” ex presidente del consiglio Cosimo Fabbricatore ed una non corretta interruzione della seduta stessa, ha impedito ai cittadini di comprendere le ragioni della richiesta presentata più volte dalla minoranza di discutere in consiglio della questione del randagismo. Tralasciando di polemizzare sui “giochetti politici” e sulla commedia o meglio “telenovela presidente del consiglio”, l’atteggiamento a dir poco corretto della maggioranza non può certo farci chiudere la bocca su un problema che preoccupa tutta la cittadinanza, per cui mettiamo nero su bianco dubbi e domande che dovevano essere oggetto di discussione in consiglio. Contrariamente a quanto affermato da qualche consigliere di maggioranza, il randagismo non è stato affrontato e risolto tempestivamente dall’attuale assessore Capalbo con delega all’ambiente, nel giro di due mesi, perché il randagismo, insieme alla raccolta differenziata, è stata una delle questioni su cui ha lavorato con impegno e dedizione il dimissionario assessore Ferraro. Per cui è necessario fare una breve cronistoria:
– giugno 2014: delibera di giunta con la quale si autorizzano gli uffici alla stipula di una Convenzione per la custodia e il mantenimento dei cani randagi catturati nel territorio comunale di Acri nel canile sanitario della ditta Cino Sport di Mendicino; costo al giorno per cane € 1,60 oltre iva, prezzo bloccato per 5 anni; convenzione mai stipulata;
– gennaio 2016: bando di gara per affidare il servizio di cattura e custodia dei cani randagi in canile sanitario; costo giornaliero € 1,80 oltre iva; gara non aggiudicata per mancanza di offerte;
– luglio 2016: nuova delibera di giunta simile a quella del 2014 per autorizzare gli uffici a stipulare la Convenzione; ora però il prezzo è cambiato, € 2,75 oltre iva a cane, da rivedere ogni anno; convenzione non stipulata;
– ottobre 2016: nuova delibera che autorizza gli uffici alla stipula della Convenzione con la ditta Cino Sport di Mendicino; prezzi indicati € 2,75 oltre iva ed € 2,50 oltre iva; convenzione stipulata a fine ottobre con scadenza fissata al 31 dicembre 2016.
Intanto non certo per merito dei “bravi nostri amministratori” ma su suggerimento di altri soggetti, a giugno 2016 arriva la decisione di realizzare un canile comunale nel nostro territorio; si individua il terreno, si procede ad affidare i lavori per la realizzazione della recinzione per € 15.000,00; poi capito che il canile non si può fare o meglio non si può improvvisare, l’idea progettuale da canile diventa villaggio per ospitare i cani randagi da catturare sul nostro territorio. Viene acquisito il Progetto dell’Associazione “Qua la Zampa Acri” per la gestione di uno spazio da adibire a villaggio per i cani randagi, per cui con delibera di giunta si approva il progetto e si concede in comodato gratuito il terreno individuato per 5 anni. In questo susseguirsi di delibere e di mancate convenzioni, si inseriscono le diverse richieste presentate dalla minoranza di discutere in commissione del problema e più precisamente:
– settembre 2016: Richiesta di una commissione consiliare.
Risposta dell’amministrazione: Nessuna!
– ottobre 2016: Richiesta di discutere in consiglio (per ben due volte) e Petizione dei genitori degli alunni della scuola primaria Pastrengo.
Risposta dell’amministrazione: Discussone negata perché il problema è risolto!
– Fine ottobre 2016: Convocazione del consiglio da parte del vicepresidente per il 9 novembre – inserita discussione sul randagismo
Risposta dell’amministrazione: Apertura oasi canina il 31 ottobre. Problema risolto!
– 9 novembre 2016: Discussione interrotta in consiglio grazie alla “furbata” di richiedere la verifica del numero legale. (Furbata diretta a danneggiare qualcuno della maggioranza piuttosto che la minoranza).
– 14 novembre 2016: Per le strade di Acri circolano ancora cani randagi.
Sicuramente l’assessore era pronta a dare risposta alle domande e questioni sollevate in merito al ritardo nella stipula delle convenzioni da parte degli uffici, era pronta a spiegare le ragioni della lievitazione dei costi da euro 1,60 a 1,80 e poi a 2,50 e 2,75, ma soprattutto a spiegare come è stata realizzata l’oasi.
La leggi e i decreti regionali in materia stabiliscono i requisiti che devono avere le oasi canine; in particolare stabiliscono che gli spazi disponibili non devono essere meno di 40 mq a cane ospitato, che devono essere non pavimentati e dotati di superficie drenante (sabbia, ghiaia o prati) e su di essi devono essere rispettati i limiti di carichi inquinanti. Altri requisiti sono la raccolta dei reflui in pozzi imhoff, il trattamento dei reflui con soda caustica, la presenza di uffici amministrativi, di servizi igienici e spogliatoi per il personale medico e ausiliario, nonché di servizi igienici per i visitatori. Il progetto presentato dall’associazione “Qua la Zampa Acri” prevedeva che l’acquisto e la messa in opera di tutte le strutture necessarie (recinzione perimetrale, realizzazione di ambienti interni, cucce, ciotole) fosse a totale carico dell’amministrazione. Di sicuro un’amministrazione attenta e paladina della legalità avrà verificato che il tutto sia stato realizzato a norma di legge e siamo sicuri che chi di dover farà i dovuti controlli. Preoccupano piuttosto le date, il 31 dicembre si avvicina. Vorremmo sapere che fine faranno i cani ospiti del canile di Mendicino, e non veniteci a raccontare che tutti i cani saranno trasferiti nell’oasi; saranno trasferiti a spese del comune nella struttura del nuovo affidatario oppure continueranno la loro permanenza nel canile di Mendicino? Vorremmo sapere anche che fine farà la convenzione stipulata con l’Associazione “Qua la Zampa Acri”, grazie alla quale è stata realizzata l’oasi e senza la quale sindaco e assessore non avrebbe fatto nessuna passerella con annesso taglio di nastro. Ma certo questo sindaco e tutta la sua squadra al completo, tra consiglieri, presidenti del consiglio (ex ed in carica), assessori in carica, assessori espulsi e rientrati in campo, assessori dimissionari per motivi personali e per disguidi politici, saranno ricordati per quelli che hanno risolto il problema del randagismo ad Acri; saranno ricordati per quelli che hanno prima decapitato gli alberi dell’unico Viale alberato e soprattutto con ampi spazi per auto e pedoni, e dopo tale decapitazione, affascinati dal ciclismo, non curanti delle polemiche e delle opinioni dei cittadini, stanno realizzando un progetto che da maggio ad oggi ha subito non so più quante varianti in corso d’opera. I fondi per la pista ciclabile erano quelli destinati all’avvio del progetto della centrale a biomassa, certo è meglio ora avere una pista ciclabile, ma visto che il percorso è a tratti cari amministratori avete previsto anche di mettere un vigile in prossimità delle varie interruzioni lungo la pista? perché se cosi non fosse sarebbe inutilizzabile. Quest’amministrazione sarà ricordata per avere ripianato i debiti delle precedenti amministrazioni, in particolare quella gestita da Anna Vigliauro e Pino Capalbo (chissà perché la volontà di mettere in evidenza questi nomi?), per avere reso più accogliente la nostra città e per avere abbassato le tasse. Avete dimenticato di dire tante altre cose!!!
Avete dimenticato di dire che i debiti che avete pagato li avete pagati con un’anticipazione di liquidità di € 15.000.000,00 concessa grazie ad una legge dello Stato, diversamente non sareste stati in grado di pagare nemmeno un centesino ai fornitori; avete contribuito a svuotare ed impoverire il nostro paese e non avete mosso un dito in favore degli operatori economici (anzi state attuando diverse azioni per danneggiare alcuni di essi); avete dimenticato di dire quanti debiti avete con l’Enel e quanti debiti avete per il contenzioso, e quanti incarichi state pagando comprese le spese per buoni pasto e rimborsi chilometrici; avete dimenticato di dire che alla fine della legislatura (sempre che arriviate alla fine!) lascerete un paese senza ospedale, senza strada 660, senza caserma dei carabinieri, senza palazzetto dello sport, con meno scuole e con appalti bloccati per anni. Perché nessuno parla della gara dei depuratori? Ce ne siamo dimenticati? La cosa più grave e desolante è che sarete ricordati per gli amministratori più cattivi, pieni di rancore e odio che Acri abbia mai avuto fino ad ora, non curanti della cosa pubblica ma solo accecati dalla volontà di colpire personalmente chi vi ha preceduto.