OPINIONE: Come volevasi dimostrare…
di Libera Associazione Cittadini Acrese
Purtroppo abbiamo avuto conferma che le nostre paure erano fondate. L’ospedale di Acri sarà privato di un’altra attrezzatura essenziale per il rilancio del nostro nosocomio: la Risonanza Magnetica.
Nel giugno 2012 L’ASP di Cosenza autorizza l’acquisto di 5 RM per gli ospedali di Acri, Cetraro, Rossano, Praia a Mare, e nel poliambulatorio di Quattromiglia di Rende, insieme ad 8 TAC e 2 mammografi, per un costo complessivo di 5 milioni e mezzo di euro, con la motivazione di abbattere le liste di attesa. Una delle 5 RM (nessuna di queste ancora istallata), quindi, è stata destinata ad Acri. Sono stati individuati gli spazi nei quali sarebbe stata collocata, con tanto di studio di fattibilità pagato, ma ci sarebbero voluti dei lavori di adeguamento da parte dell’ASP per poterla installare, i quali non sono mai stati effettuati. Per intoppi burocratici, e anche perché nel frattempo le condizioni e le opportunità politiche sono cambiate, ma non certo le esigenze della popolazione, che inevitabilmente ne paga le conseguenze. Sono stati necessari circa 3 anni per appaltare gli stessi lavori, ad inizio 2015, ma solo a Cetraro sono in corso.
Adesso, cosa sta pensando il DG dell’ASP di Cosenza, dott. Filippelli, nominato a marzo scorso da Oliverio, con l’incarico scaduto e rinnovato, non si sa per quanto ancora (noi speriamo per poco)? La sua intenzione è quella di ricollocare le risonanze magnetiche di Praia a Mare allo spoke Paola-Cetraro, e quella di Acri allo spoke Corigliano-Rossano, con la scusa ufficiale di potenziare gli spoke. Questo nell’attesa di “specializzare le strutture territoriali e per le quali acquistare strumentazione adeguata”, che tradotto significa “intanto io mi prendo le attrezzature e poi, se sapremo cosa fare di voi, vi compreremo qualche strumentazione!”. Dovrà decidere il Dipartimento di Sanità regionale se autorizzare o meno lo spostamento. Ricordiamo che una delle 5 RM era già destinata proprio all’ospedale di Rossano ed un’altra a Cetraro.
Vogliamo evidenziare, che altre attrezzature mediche, come quelle delle sale operatorie dell’ospedale di Acri sono state portate via, potenziando Castrovillari, e che ora devono necessariamente ritornare ad Acri.
Situazione analoga si potrebbe dire, al poliambulatorio di via Julia ad Acri, dove sono presenti bravissimi medici specialisti, che devono essere messi in grado di effettuare visite nel migliore dei modi. Qui, solo per citare alcuni casi, nel corso degli ultimi anni sono stati sottratti un ecocardiogramma, necessario a diagnosi accurate a livello cardiaco, un combinato per lo studio dentistico che ovviamente ha cessato la propria attività, a beneficio di altri poliambulatori e studi privati. L’elenco degli “scippi” di attrezzature mediche è molto lungo, ce ne occuperemo nel dettaglio quanto prima.
Solo 2 settimane fa il sindaco Tenuta ci voleva tranquillizzare sul destino del nostro ospedale, e sull’attivazione della RM, ma questo è l’amaro risultato.
Avere un ospedale ed un poliambulatorio che rispondono alle esigenze della popolazione, eviterebbero, inutili e dispendiosi viaggi della speranza, per pazienti e per la Sanità regionale.
Tutto è ancora molto nebuloso, nell’attesa del famigerato decreto correttivo del commissario Scura, l’unica certezza sono le liste di attesa che continuano ad aumentare.
Non siamo più disposti a subire questo trattamento da parte di tecnici politicizzati. Ci opporremo con tutte le forze a questo ennesimo scippo ai diritti fondamentali della persona!