di Marcello Perri
Pochi giorni fa è stato ufficializzato il cartellone dell’estate acrese. L’assessore esordisce: “Considerate le condizioni finanziarie dell’Ente, purtroppo non è stato possibile usufruire di importanti risorse, e dunque, con le poche disponibili abbiamo ritenuto opportuno organizzare una manifestazione estiva mettendo in maggiore risalto artisti locali, sia singoli che organizzati in gruppi, ed associazioni, valorizzando le risorse locali attraverso un ventaglio di eventi soddisfacenti ogni fascia di età ed ogni gusto, riscoprendo anche le tradizioni culturali locali…”Ci risiamo quindi. Ogni anno lo stesso ritornello, nonostante il cambio dell’assessore. Leggendo i vari eventi la tristezza mi assale. Una città che fino a non molti anni fa veniva invasa da cittadini provenienti dai paesi limitrofi e non solo. Una città che ha proposto sempre grandi nomi, ora ridotta al nulla. Il buio che avvolge Acri farebbe da padrone anche in estate se non fosse per le associazioni che, da anni ormai, si prodigano con sacrifici, impegno e volontà per dare un po’ di luce al nostro paesello. La cosa che più mi lascia perplesso è il ruolo dell’assessore. Mi chiedo: quali novità ha portato? Quali iniziative ha proposto? Ma soprattutto, perché parlare di condizioni finanziarie poco favorevoli se poi si parla di circa 40.000 euro preventivati per queste manifestazioni? Ditemi che non è vero! Non so se l’assessore ne è a conoscenza ma Acri proponeva uno dei festival Jazz Manouche più importanti d’Italia. Per un anno abbiamo ospitato il Peperoncino Jazz Festival con nomi di livello internazionale e mi fermo qui. Se continuassi mi farei solo del male. Leggere alcune cifre è un’offesa. Nel 2016 l’artista più atteso sarà Don Backy. Qualcuno ne sarà felice. Credo che per dare un po’ di vita a questa nostra meravigliosa cittadina ci sia bisogno di idee, di nuove proposte, di competenza e soprattutto di autonomia e non per forza di cifre astronomiche. La cosa più triste è che, nemmeno un assessore così giovane sia stato in grado di portare aria nuova. Il futuro sono i giovani ma se questi sono i presupposti la vedo dura. Vista la situazione finanziaria del nostro comune proporrei di risparmiare mandando a casa alcuni assessori. Ne avrei in mente tre o quattro. In un anno si risparmierebbero un bel po’ di soldi che potrebbero essere investiti in manifestazioni culturali. “Con le idee puoi cambiare il mondo ma il mondo non cambia spesso. Allora la tua vera rivoluzione sarà cambiare te stesso.”