OPINIONE: Io la Penso Così !!!
Di Vincenzo MORRONE
Una breve considerazione personale dopo l’operazione antimafia che ha colpito vari esponenti politici acresi.
Ho letto gli articoli di Piero Cirino e Roberto Saporito. Le due “penne” acritane usano l’inchiostro virtuale (e non) per invitare la cittadinanza alla “calma” o per dire che la “città è sgomenta ed incredula” e per ribadire che vada come vada i Trematerra sono in ogni caso tra i cittadini più illustri del paese (leggersi l’ultima parte dell’articolo apparso su This is Acri e Acrinrete a firma di Saporito). Il dibattito sulla vicenda nei social network è acceso, come è normale che sia, ma la cosa che mi colpisce è un comune sentimento di difesa verso gli indagati, in nome di un non meglio precisato onore della città che potrebbe venire meno. A leggere questo, sembra che la malavita organizzata non esista, sembra che la corruzione della classe politica non esista e sembra che non esistano tutta una serie di cose che da sempre caratterizzano la regione Calabria, e buona parte della provincia di Cosenza.
Ci terrei a spiegare a lor signori che a mio parere la città si sveglia sgomenta ed incredula ogni volta che sente le parole, equitalia, tares, imu e compagnia buona, la città si sveglia sgomenta ed incredula ogni volta che a causa del maltempo frana un pezzo del territorio, rimane intrappolata tra neve e ghiaccio, deve fare lo slalom tra i sacchi di immondizia. Tutte queste belle cose, le dobbiamo a chi ha amministrato il paese, la provincia e la regione. Credo che la città si sveglia sgomenta ed incredula ogni volta che scopre che compaesano è morto di cancro e si chiede come sia possibile un tasso così alto di mortalità in una zona “salubre” come la nostra, io mi chiedo anche come mai nessun politico si è mai posto il problema di investigare in tal senso, specie quei politici che fanno i medici, che coi voti dei loro pazienti sono diventati consiglieri. La città si sveglia sgomenta ed incredula, quando si rende conto che in giro non c’è anima viva e che oltre metà della sua popolazione è emigrata.. e anche per questo dobbiamo dire grazie ai reggenti della politica!
Adesso esce fuori un’indagine, in cui un PM dell’antimafia, dice in termini giuridici che potrebbero esserci buone ragioni per sospettare che nella gestione delle emergenze ambientali e nel disboscamento, forse le cose non sono andate come dovrebbero, forse in tanti ci hanno lucrato e forse questo lucrarci è andato a discapito dei cittadini. Per chi non lo sapesse, la malavita organizzata non è solo coppola, onore, lupara e casa isolata sull’Aspromonte. I maggiori introiti vengono dai lavori pubblici. Voglio essere buono, magari Trematerra junior, Maiorano e compagnia non c’entrano niente, magari tramite un giro di prestanome i Lanzino sono riusciti nel loro intento, magari… Ma anche in questo io non sono sgomento ed incredulo, io sono incazzato nero, perchè chi decide di candidarsi e viene eletto, chi diventa “assessore di punta”, come lo definì Scopelliti ad un comizio in piazza annunziata, della nostra regione dovrebbe avere centomila occhi, dovrebbe sapere vita morte e miracoli di tutta la gente che gli gira intorno, perchè sta gestendo la cosa pubblica, ogni sua decisione si ripercuote sui cittadini normali. Chissà, se magari si circondassero di gente con l’occhio lungo potrebbero essere meglio consigliati, si sa il “lavoro politico” stressa… ma da quel che mi ricordo, i pezzi grossi della politica acrese sono circondati da “reggitori di mantello?” ,buoni solo a offrire il caffè per il senatore, il consigliere, l’assessore ecc. ecc., e di giornalisti che invece di fare inchieste pensano al buon nome della città, miei cari lasciatevelo dire, anche per fare schifo, ci vuole un po di stile!
Vincenzo Morrone