Opinione: Tenuta, Ferraro e annessi eccomi!
di Giacinto Le Pera
Gentile Nicola Tenuta,
Lei è sicuramente un bravo commercialista. Stratega di comunicazione no. A corredo di questo articolo c’è la lettera originale: quella da Lei inviata a questo blog è stata artificiosamente manomessa (clicca quiper leggerla, ndr). Questo, ancor di più, rende assolutamente vano il suo tentativo di voler risalire la china. Sarebbe anche buono che la rileggesse quella vera, per rendersi conto che non è una lettera di scuse.
Non perda tempo con me, si dedichi a gestire la sua comunità, non fosse altro per difendere la categoria dei Sindaci.
Pubblicamente dichiaro che da questo momento il sottoscritto si impegnerà ad assumere un atteggiamento iper critico e di estrema vigilanza nei confronti dell’operato degli amministratori acresi (quelli di condominio compresi), denunciando con ogni mezzo (anche col porta a porta se necessario) tutte le loro marachelle come nel caso del Caffè Letterario. Voglio diventare il loro peggiore incubo. Sono un cittadino europeo e come tale ho sì doveri, ma anche diritti. E se i miei diritti vengono calpestati denuncio a voce alta e senza timore alcuno.
Dopo l’articolo da me firmato e pubblicato su questo DEMOCRATICO blog dal titolo “acri e la calabria, Sud del Sud” (clicca qui per leggere l’articolo, ndr) , sono accaduti fatti gravissimi quali il rispolvero della CENSURA da parte del Sindaco Nicola Tenuta ed il suo vice Salvatore Ferraro che, con rispettive telefonate verso i bloggers Gianluca Garotto e Francesco Greco e Francesco Spina, hanno intimato querele se non si fosse provveduto alla cancellazione dello stesso. Gianluca e Francesco non hanno ceduto ma hanno modificato alcune parti senza però lederne il contenuto. Chi lo ha letto ricorderà che non vi era traccia di nomi e cognomi di nessuno. Il poco delicato linguaggio da me utilizzato era invece, evidentemente, rivolto verso il totale SISTEMA POLITICO/AMMINISTRATIVO. Se qualcuno ha voluto riconoscersi in quel mio delirio, non ne sono responsabile.
Prima di lasciarvi alla lettura della mia lettera (in originale) inviata via posta elettronica in data 5 gennaio 2016 alle ore 18:18:41 a Sindaco e Vice, che troverete subito dopo il prossimo passaggio, voglio lanciare un invito a tutti coloro che hanno ancora sogni nei propri cassetti e che credono nella possibilità di poter intraprendere una sana “rivoluzione” : mettiamoci in viaggio!
Agli attuali amministratori di Palazzo Gencarelli invece quanto segue: non metteremo in campo forze occulte ed eminenze grigie, vi sfideremo con la nostra intelligenza, la nostra bellezza, le nostre capacità, la nostra innocenza, la nostra giocosità, la nostra voglia di riscatto. L’ Amore per noi stessi e verso la nostra martoriata terra sarà una forza dirompente che vi farà tremare anche durante il sonno. E quando sarete dall’altra parte vi inviteremo a stare con noi, a discutere con noi. Vi educheremo al confronto e a nuove esperienze. Vi spiegheremo che intavolare discussioni manifestando capacità retoriche è un metodo obsoleto e che va sostituito. Vi faremo notare che scoprire targhe e fare la lezioncina sulla memoria è sì importante ma estremamente facile perché qualcuno prima di voi lo ha già detto. Vi faremo capire che la sfida più difficile e più importante è quella di impegnarsi per poter leggere ed interpretare il contemporaneo. Vi insegneremo come si costruiscono le reti relazionali che servono a condividere nuove idee che stanno ben oltre il Cocozzello. Assieme a voi, cercheremo magari di produrre qualche idea per poi esportala oltre che sfruttarla per buoni fini. Ed infine, vi faremo anche notare come non avete nemmeno saputo “copiare” nulla di quanto altri, nelle stesse posizioni vostre, hanno fatto.
Da: giacinto le pera
Data: 5 gennaio 2016 18:18:41 CET
A: nicolatenuta@libero.it
Cc: “Salvatore Ferraro ass.re cult. acri”
Oggetto: da Giacinto Le Pera
Gentile Sindaco Tenuta buonasera,
questa mia per cercare di argomentare le motivazioni che mi hanno spinto a firmare un articolo pubblicato sul blog acrinrete, utilizzando termini poco consoni alla mia educazione ed ancor di più, poco utili e certamente poco costruttivi verso coloro che, come Lei, si spendono con fatica a gestire una comunità.
Facendo un giro di telefonate e confrontandomi con alcuni nostri concittadini ho appreso quanta amarezza abbia potuto provocare in Lei il mio poco elegante linguaggio. Per ciò, sento fortemente il bisogno di chiarire (avrei voluto farlo di persona ma non sono ad Acri).
Le mie affermazioni non erano assolutamente rivolte ne a Lei come persona ne tantomeno ai suoi collaboratori. Il termine “amministratore” per me significa tante figure, come per esempio chi guida la struttura ospedaliera di Acri…
Difronte ad un problema di salute che riguarda mio padre, il quale ricoverato ad Acri per ben 35 gg e senza aver avuto una reale diagnosi in merito al suo stato, e dopo aver richiesto cartella clinica e averne ottenuto la metà senza i referti delle varie tac, ecografie, risonanza etc, e ritrovarmi poi difronte ad un Medico Professore del Sant’Orsola di Bologna (è da qui che Le scrivo) per sentirmi dire “ma come faccio a dare un parere se manca mezza cartella clinica?” , e dopo aver letto un articolo su un disservizio del sopracitato ospedale relativo a pazienti in dialisi, purtroppo, in me è esplosa una tale ira al punto di rinnegare il mio essere meridionale che, come tanti, continuano ad essere offesi e bistrattati anche nei loro più elementari diritti. Va da se che questa storica condizione porti tanti di noi a voler gridare, ma evidentemente contro nessuno in particolar modo, bensì verso un sistema “italico/meridionale” che fa ribrezzo.
Mi sono permesso di raccontarLe questo mio personale calvario non per giustificarmi o renderLa responsabile di qualcosa, ma semplicemente per invitarLa a prendere in considerazione che gli “attacchi” che vengono sferrati, almeno per quanto mi riguarda, non sono indirizzati alle persone bensì ad una condizione politica e sociale che sempre più condanna noi meridionali.
Spero Voglia cogliere quanto esposto come volontà al confronto.
Auguro a Lei ma anche a me un 2016 pieno di buona Amministrazione!